Ambiente 

Acqua del Pertusillo inquinata dagli idrocarburi? Il MRS annuncia ricorso alla Procura

Movimento Regione Salento chiede di conoscere la reale portata delle trivellazioni lungo le coste salentine. Pronte le denunce in Procura se emergeranno inquinanti nell’acqua potabile dei ru...

Movimento Regione Salento chiede di conoscere la reale portata delle trivellazioni lungo le coste salentine. Pronte le denunce in Procura se emergeranno inquinanti nell’acqua potabile dei rubinetti salentini. A minacciare il ricorso alla giustizia, Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento a margine della campagna di informazione lungo le coste dello Ionio per dire no alle trivelle. Tappa a Gallipoli, dove a lanciare l’allarme sulla presenza, massiccia, di idrocarburi nell’acqua del Pertusillo, che disseta tutto il Salento è Albina Colella, docente dell’Università della Basilicata. Il Salento prende l’acqua potabile dalla Basilicata, dall’invaso che si trova in piena Val d’Agri e forse non tutti sanno che proprio lì insiste l’area del più grande giacimento di idrocarburi finora sfruttato in terraferma dell’Europa occidentale, con ben 26 piattaforme petrolifere (ognuna delle quali conta uno o più pozzi). La Val d’Agri è un’area ricca d’acqua, con più di 600 sorgenti. Dalle analisi della professoressa Colella è emerso che le acque presentano una concentrazione molto elevata di idrocarburi totali, superiori al limite dato dall’istituto superiore di sanità che è di 10 microgrammi/litro. I microgrammi erano fino a 656 volte oltre il limite. Trattandosi di un invaso, che si riempie e si svuota, ha spiegato la docente, la qualità dell’acqua non è sempre la stessa, ma varia. E allora sono stati presi in esame i sedimenti, che sono un vero e proprio registro chimico di quello che avviene nell’acqua. E le cattive notizie sono state confermate: anch’essi sono ricchi di idrocarburi totali. Ed il potabilizzatore Aqp di Missanello non toglie gli idrocarburi dall’acqua. “Faremo analisi dettagliate -dice Paolo Pagliaro presidente del Movimento Regione Salento- esamineremo l’acqua che sgorga dai rubinetti e, se emergeranno criticità, procederemo con una denuncia alla procura della repubblica”. Dunque no alle trivelle in toto. Il Movimento non ha dubbi: “Paesaggio deturpato, inquinamento della falda, distruzione di fauna e flora marine. E tutto questo per benefici pari a zero. Quella delle trivellazioni è l’ennesima emergenza che il Salento deve affrontare”.    

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