Cronaca Ugento 

Allarme rapimenti Ugento, cittadini pronti a pattugliare: "Non sono ronde violente"

Dopo l'episodio dei giorni scorsi, si creano gruppi di controllo sulle strade da parte dei cittadini. "Non vogliamo violenza, ma solo collaborare con le forze dell'ordine". "Se sarem...

Dopo l'episodio dei giorni scorsi, si creano gruppi di controllo sulle strade da parte dei cittadini. "Non vogliamo violenza, ma solo collaborare con le forze dell'ordine". "Se saremo in tanti e con la voglia di mettere la sitiazione in sicurezza, allora partiremo con i controlli". A parlare è Mino Conte, istruttore di arti marziali ugentino. Dopo l'ultimo episodio di possibile tentativo di rapimento nei confronti di un bambino di 10 anni, è stato lui a proporre di creare dei gruppi di vigilanza per segnalare eventuali situazioni sospette. "Non sono ronde - spiega - perché non avrebbero nulla di improvvisato e di violento. Ne ho già parlato con il consigliere comunale Angelo Minenna e l'intenzione è quella di monitorare sulle nostre strade, autorizzati dall'amministrazione, e in collaborazione con le forze dell'ordine. Se qualcuno ha voglia di sfogarsi lo faccia in altro modo. Questa vuole essere solo un'iniziativa per garantire la tranquillità della cittadinanza, nulla di più". I tanti episodi delle ultime settimane - tra i quali anche il racconto inventato di una bambina a Surbo - hanno, a tratti, creato un vero e proprio allarme sociale; allarme spesso alimentato da notizie false che rimbalzano sul web. "Su questa situazione - ha concluso Conte, che sta cercando di radunare i partecipanti su Facebook - si è già creato troppo caos. È il momento di aggregarsi e darsi da fare. Potranno partecipare ai controlli madri, padri e ragazzi al di sopra dei 20 anni. Non vogliamo persone violente. Servono i fatti per arginare questo preoccupante problema". Anche il consigliere dei Comunisti Italiani Angelo Minenna ha voluto sottolineare le intenzioni dei cittadini: "Nessuno spazio a coloro che cercano di farsi giutizia per conto proprio. Andremmo semplicemente ad affiancare Protezione civile, polizia locale e carabinieri laddove e quando il problema potrebbe proporsi". agab

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