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Apollo teatro di polemiche: Perrone, “L’asfalto poi il basolato”. Per Salvemini sono "scuse infantili"

Botta e risposta tra il sindaco e il consigliere di minoranza sui lavori di recupero dell’edificio. L’asfalto davanti al teatro Apollo continua ad alimentare le polemiche. Ultimo in ord...

Botta e risposta tra il sindaco e il consigliere di minoranza sui lavori di recupero dell’edificio. L’asfalto davanti al teatro Apollo continua ad alimentare le polemiche. Ultimo in ordine di tempo, il sindaco Paolo Perrone che respinge al mittente le accuse, spiegando le motivazioni tecniche alla base della scelta di coprire il basolato.   “Le critiche mosse all'asfalto intorno al Teatro Apollo -spiega il primo cittadino- non hanno ragion d'essere: non avrebbe avuto senso realizzare il basolato con il cantiere del teatro ancora aperto e i lavori in corso nel Castello. Che il passaggio obbligato di mezzi pesanti e gru lo avrebbero irreparabilmente distrutto lo capirebbe anche un bambino. È evidente che, una volta ultimato il cantiere, attiveremo immediatamente i lavori per la realizzazione del basolato per cui abbiamo già provveduto al finanziamento. L'intervento è delicato e necessiterà di qualche mese di tempo. La domanda che ora rivolgo è: avremmo dovuto inaugurare l'Apollo con il vecchio asfalto e le buche? O forse è stata una scelta di buon senso ripararlo in attesa che si possa stendere il basolato definitivo? Se un appunto è necessario farlo, questo andrebbe rivolto piuttosto ai progettisti, gli stessi che oggi si lagnano e che potevano prevedere almeno una fascia di basolato all'ingresso nel loro progetto. L'inaugurazione dell'Apollo è un importantissimo traguardo per la città e i bislacchi tentativi di rovinarci la festa non ci toccano: un teatro che torna a nuova vita è un motivo di gioia per molti; qualcun altro, invece, fa di queste polemiche il punto di forza di una campagna elettorale evidentemente povera di altri contenuti. Ci dispiace per loro”. Spiegazione che non ha convinto il consigliere Carlo Salvemini che ha parlato di “scuse infantili” “I leccesi sono ovviamente contenti che l'Apollo riapra, anche quelli che non hanno votato Perrone. Proprio per questa ragione avrebbero voluto che la cerimonia di apertura non venisse rovinata da approssimativi lavori di rifacimento del manto stradale al posto del previsto basolato. Quando investi 3 milioni di soldi pubblici per l'acquisto dell'immobile e 12 milioni per i lavori il recupero; quando impieghi oltre dieci anni per finire i lavori; quando decidi di fare dell'inaugurazione una festa per la città allora - caro sindaco - quello che i leccesi pretendono è semplice: 1. che per il 5 dicembre sia tutto pronto: perché è la loro festa non quella del sindaco e della giunta.  Non possono accettare che dopo una spesa complessiva di 15 milioni di euro si accampino scuse infantili per giustificare evidenti approssimazioni e superficialità. 2. che per il 5 dicembre si sappia come l'amministrazione intende gestire il Teatro Apollo: in quali forme, con quali risorse, con quale offerta culturale.  Non possono accettare che dopo dieci anni - avendo nel frattempo concorso al titolo di capitale europea della cultura ed essendo stata capitale italiana della cultura - non si sappia ancora nulla di cosa accadrà il 6 dicembre, dopo che le luci dell'inaugurazione si spegneranno.  In un momento così complicato per gli enti locali è segno di maturità chiedere come una città di 90.000 abitanti possa garantire che Apollo e Politeama riescano ad offrire cultura senza entrare in una concorrenza pericolosa per la loro sopravvivenza”.

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