Società Lecce 

Santa Croce sarà restituita al suo splendore originario: il cantiere visibile sul web

Il restauro presentato in un incontro a cui ha partecipato l’arcivescovo D’Ambrosio, l’assessore Loredana Capone e la soprintendente Maria Piccarreta. Oltre due milioni di euro pe...

Il restauro presentato in un incontro a cui ha partecipato l’arcivescovo D’Ambrosio, l’assessore Loredana Capone e la soprintendente Maria Piccarreta. Oltre due milioni di euro per restituire Santa Croce alla bellezza delle origini. È questo il cuore del progetto di restauro presentato questa mattina in un incontro a cui ha partecipato l’arcivescovo D’Ambrosio, l’assessore Loredana Capone e la soprintendente Maria Piccarreta L’intervento è finanziato dalla Regione Puglia a favore dell’Arcidiocesi di Lecce: prevista una nuova illuminazione artistica, il restauro della facciata e della controfacciata, degli altari della navata laterale destra, dei paramenti murari interni alla navata destra, delle cappelle, della casa canonica, della campanaria, il recupero e la protezione delle coperture della Basilica, e un dispositivo di allontanamento volatili a onde elettromagnetiche. I lavori saranno realizzati dalla ditta edile Nicolì srl di Lequile, aggiudicataria dei lavori e avranno una particolarità: il cantiere non sarà chiuso, ma aperto al pubblico. Ci sarà infatti una campagna di comunicazione dedicata sull’andamento del restauro. Le prenotazioni potranno essere effettuate tramite un sito web apposito, arricchito di contenuti relativi ad aspetti storico-culturali della chiesa e dotato di tecnologie quali il QRCode e tag. Un sistema di visite guidate accompagnerà turisti, cittadini e visitatori nell’interazione con il tessuto monumentale territoriale e consentirà loro di godere di una prospettiva ravvicinata della facciata stessa. La fine dei lavori è prevista per il 2018. “Santa Croce è l’emblema di un’unicità che è tutta pugliese – ha detto l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone- L’emblema della nostra storia, della nostra identità, che ci rende unici nel mondo, e per questo fortemente attrattivi. Con questo intento tra le altre cose la Regione, in accordo con la Conferenza Episcopale Pugliese, ha voluto destinare una parte delle risorse dell’Accordo di Programma Quadro “Beni e Attività Culturali” a favore di alcuni beni ecclesiastici considerati particolarmente rilevanti dal punto di visto storico, religioso e identitario”. 

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