Cronaca Lecce 

Morì in carcere per tortura, per il processo Renda condannati sei funzionari messicani

Per la vicenda del giovane 34enne, la Corte d’Assise di Lecce ha emanato pene comprese tra i 21 e i 25 anni di reclusione. Sei i condannati per omicidio volontario e due assolti. Si è ...

Per la vicenda del giovane 34enne, la Corte d’Assise di Lecce ha emanato pene comprese tra i 21 e i 25 anni di reclusione. Sei i condannati per omicidio volontario e due assolti. Si è chiuso così il processo per la morte di Simone Renda davanti alla Corte d’Assise di Lecce. Gli imputati hanno ricevuto pene comprese tra i 21 e i 25 anni di reclusione: erano tutti funzionari dello Stato messicano, giudici qualificatori, poliziotti e dirigenti del carcere. Le condanne più alte, a 25 anni, sono state inflitte dai giudici della Corte d'Assise di Lecce (presidente Roberto Tanisi) al giudice qualificatore Hermilla Gonzales e al vice direttore del carcere Pedro May Balam. Il giovane turista leccese era morto disisidrato il 3 marzo 2007 in un carcere messicano di Playa del Carmen, dopo essere stato arrestato in stato confusionale in albergo e lasciato in cella senza acqua e senza cibo per 42 ore. Soddisfatta la madre di Simone Renda, Cecilia, presente alla lettura della sentenza: “Giustizia è fatta”.

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