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HPV: cosa è il papilloma virus e come si previene

HPV è l'acronimo di Human Papilloma Virus ed è la più diffusa tra le malattie sessualmente trasmissibili. Ad oggi sono stati identificati più di 120 genotipi di HPV che inf...

HPV è l'acronimo di Human Papilloma Virus ed è la più diffusa tra le malattie sessualmente trasmissibili. Ad oggi sono stati identificati più di 120 genotipi di HPV che infettano la specie umana, distinti in alto e basso rischio e sono associati sia a forme precancerose - per intenderci: non sono ancora cancro - sia a carcinomi invasivi. Colpiscono cervice uterina, vulva, vagina, ano, pene e orofaringe (la cavità orale). È un virus molto presente nella popolazione e oltre il 75% di donne sessualmente attive si infetta nel corso della propria vita, con un picco massimo che va dai 20 ai 25 anni. Una volta contagiata esistono 3 possibili evoluzioni dell'infezione: Regressione - Persistenza - Progressione. La buona notizia è che il 70-90% dei Papilloma Virus è transitoria, perchè il virus viene eliminato dal sistema immunitario. La persistenza e l'acquisizione di un genotipo virale ad alto rischio invece porta a lesioni preneoplastiche (cellule non ancora tumorali) e carcinomi, ovvero il cancro. Probabilmente la progressione è legata a un elevato numero di partner sessuali, fumo di sigaretta, uso a lungo termine di contraccetiivi orali o co-infezione con infezioni sessualmente trasmesse. In America é responsabile di quasi il 100% del cancro della cervice uterina, 75% della vagina, 69% della vulva, 63% del pene, 91% dell'ano e 60% dell'orofaringe. In Italia oltre 2000 donne ricevono la diagnosi di cancro del collo dell'utero e 400 di loro non ce la fa. Cosa fare?  Il vaccino HPV ? una delle innovazioni più importanti in ambito socio-sanitario e la modalitá di prevenzione migliore per la lotta al cancro. Ora in Italia è gratuito per ragazzi e ragazze dodicenni, un età che permette di vaccinarsi prima che abbiano avuto il loro primo rapporto sessuale. Mentre nelle donne si ha un picco che va dai 20/25 anni e un secondo picco attorno ai 45, gli uomini dai 18 ai 70 anni per il 65% hanno una prevalenza complessiva dell'infezione che resta costante tutta la vita e sono il "naturale serbatoio dell'infezione" stessa. Vaccinare i maschi contribuisce anche alla cosiddetta "immunitá di gregge", cioè se si riesce a far circolare meno il virus ne beneficiano anche le donne e si abbassa la percentuale di contagio.  Ad oggi in Italia la copertura del vaccino si aggira attorno al 70,8% per ragazze classe 1977-1999 ed è ancora lontana da quel 95% stabilito dal Ministero della Salute, con grandi differenze regionali. In Paesi in cui la vaccinazione femminile supera il 50% le infezioni HPV sono diminuite del 61% nelle giovani donne tra i 13 e i 19 anni.  Se state leggendo e avete figli ricordate il vaccino, se siete già vaccinati ricordate di continuare a fare prevenzione secondaria con Pap Test e HPV DNA Test, poichè i vaccini possono prevenire le lesioni, ma non è ancora noto quanto a lungo si mantenga l'immunità.  È molto importante che i medici diffondano queste informazioni tra i loro pazienti e conoscenti, cosí come, se siete genitori, è utile spiegare ai vostri figli quanto sia importante utilizzare il condom e fare attenzione alle persone con cui si decide di venire a contatto. So che è un compito non facile, a volte imbarazzante, non me ne parlate, ma dobbiamo farlo. È un nostro dovere! Saverio Cinieri  Direttore presso l'Unità operativa di Oncologia dell'Ospedale Perrino

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