Cronaca Politica Lecce 

Dibattito Arci con Massimo D'Alema, scontri in strada con i manifestanti No tap

Tensioni ieri sera a Lecce all'esterno della sede Arci in via Pappacoda.  Un incontro con Massimo D'Alema per riflettere sull'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre si è trasformato i...

Tensioni ieri sera a Lecce all'esterno della sede Arci in via Pappacoda.  Un incontro con Massimo D'Alema per riflettere sull'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre si è trasformato in un violento scontro tra attivisti No Tap e forze dell'ordine. E' quanto accaduto ieri in via Pappacoda a Lecce, nella sede del circolo “Nuova Ferramenta di Arci” che ha organizzato l'incontro. Un gruppo di persone con striscioni e bandiere No Tap ha atteso l'arrivo del leader di Articolo 1 Mdp ma l'intervento delle forze dell'ordine che hanno tenuto i manifestanti lontani dall'ingresso ha inasprito gli animi facendo scattare le contestazioni. “L’evento di questa sera è da considerarsi, drammaticamente e ancora una volta, la celebrazione del funerale della democrazia- si legge nella nota No Tap - nel corso della serata è stato impedito -con grande dispiegamento di forze dell’ordine in assetto antisommossa- l’ingresso ad una delegazione di attivisti del Movimento No Tap. Attivisti che, senza alcuna belligerante intenzione avevano solo in progetto la lettura di un breve comunicato redatto per l’occasione. Non è stata fornita alcuna spiegazione a questa antidemocratica decisione che ha impedito la partecipazione non solo ai "pericolosi" No Tap ma, addirittura, a regolari iscritti Arci”. Il comunicato, letto poi all'esterno della sala, aveva come oggetto proprio massimo D'Alema ritenuto “uno dei sostenitori più influenti di un progetto dai mille lati oscuri, il TAP”. Anna Caputo, presidente di Arci Lecce smentisce di aver chiuso le porte ai manifestanti No Tap e parla di uno scontro che ha “diviso l'opposizione alla Tap che non sarebbe mai dovuto nascere”. “Abbiamo cercato da subito il dialogo chiedendo a un rappresentante del gruppo, che all’esterno aveva contestato sin dal suo arrivo Massimo D’Alema, di entrare a leggere il comunicato che avevano preparato, nel rispetto del nostro ospite e delle persone convenute per ascoltare il dibattito – si legge nella nota - ma le forze dell’ordine ci hanno impedito di farlo perché hanno affermato che non potevano garantire la salvaguardia delle persone, e non viceversa come la commissaria della mobile ha voluto dichiarare per acuire ancora di più la polemica in corso. Molti compagni di ARCI convenuti dalla provincia si sono così trovati fuori senza possibilità di entrare e l’incapacità alla mediazione di chi teneva la piazza ha fatto il resto: spintoni, uova, distruzione dell’auto che accompagnava D’Alema. Non sappiamo perché questo si sia verificato proprio in occasione del nostro evento che peraltro verteva sulla rivoluzione di ottobre e sulle ripercussioni che a livello nazionale negli anni aveva avuto anche in Italia, ma sappiamo che D’Alema è stato qui nel Salento decine di volte negli ultimi mesi e si è deciso di contestarlo solo ieri sera favorendo così chi vuole pensare al movimento No Tap come un luogo di divisione e di scontro”.

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