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Ateneo, su Facebook Mantovano contro Emiliano

Il sindaco di Bari difende il rettore Domenico Laforgia, il deputato lo bacchetta: “Che brutta figura”. E oggi il rettore replica a Mantovano: "non capisco la sua veemenza" ...

Il sindaco di Bari difende il rettore Domenico Laforgia, il deputato lo bacchetta: “Che brutta figura”. E oggi il rettore replica a Mantovano: "non capisco la sua veemenza" Venerdì scorso sul suo profilo Facebook, Michele Emiliano, sindaco di Bari e presidente del Pd pugliese, scriveva: "Io sono con Laforgia. Il Rettore dell'Università di Lecce ed il segretario generale dell'ateneo salentino si accorgono di compiti completamente copiati da internet ed annullano il concorso. Il Tar e la Procura della Repubblica danno invece ragione agli esaminandi e parte un pretestuoso attacco da parte dell'On:Mantovano nei confronti del Rettore che sta per appaltare lavori per 100milioni di euro. Siamo davvero un paese strano, la politica si interesssa dell'Università solo per attaccare chi fa il proprio dovere e non chi viola le regole e si macchia di slealtà. Solo un caso che i compiti annullati appartenessero a parenti di senatori accademici e dipendenti dell'Università di Lecce?". Ieri la risposta del deputato del Pdl, Alfredo Mantovano: "Caro Emiliano, fretta, distanza e disprezzo per i giudici sono cattivi consiglieri. Se avessi contato fino a 10, avessi preso un po' di informazioni e avessi rispettato tar, procura della Repubblica e gip di Lecce, avresti risparmiato a te stesso la bella figura di giustificare abusi e soprusi (fino a ieri) e concussione (oggi). Chiamala pure legalità, parliamo lingue diverse...". Intanto tra il rettore Domenico Laforgia e l'onorevole Mantovano è in corso un altro botta e risposta Il rettore ha replicato alla richiesta di trasparenza dell'onorevole in questa maniera: “Non comprendo la veemenza dell’on. Mantovano nei miei confronti. Se aveva tutti questi dubbi sulla mia amministrazione perché non parlarne direttamente con me? Se conosce fatti che io non so perché non farmene parola, visto che siamo entrambi figure istituzionali e che spesso ci incontriamo in occasioni ufficiali.  Non ho mai rifiutato opportunità di dialogo e certamente non mi sarei sottratto a un confronto anche aspro. Questo gioco di “botta e risposta” mediatico non aiuta certo a chiarire nulla perché ognuno resta fermo sulle sue verità. Quanto agli appalti futuri dell’Università, sono lieto dell’attenzione dell’on. Mantovano vista la sua esperienza in materia. Considerando il fatto che le commissioni, che dovranno affidare gli appalti, non sono state ancora nominate, chiedo all’on. Mantovano di suggerire persone di sua fiducia da affiancare ai nostri tecnici (naturalmente a titolo gratuito) nelle stesse Commissioni. Noi siamo assolutamente disponibili e trasparenti. Questa soluzione aiuterebbe a rasserenare l’onorevole relativamente alla trasparenza degli appalti e garantisce noi su futuri dubbi sulla legittimità del nostro operare. Ribadisco che la Fondazione non si occuperà di appalti. Mi auguro che l’onorevole accolga questo suggerimento e anche l’invito a visitare la nostra Università e vedere con i suoi occhi che cosa facciamo e come lo facciamo”. A sua volta Mantovano ha precisato: "Il Rettore si tranquillizzi: da parte mia non c'è nessuna veemenza persecutoria ad personam. E non reciti la parte della vittima: il clima di scontro non viene dalla mia iniziativa parlamentare, ma era da mesi sulle pagine dei giornali e nei servizi dei tg, poiché era - e purtroppo è - all'interno della sua Università. Il Rettore non deve dare conto privatamente a me di episodi come quelli letti ieri nella trascrizione del colloquio fra il Direttore generale da lui nominato, sostenuto e difeso, e De Pascalis. Ne risponderà agli ispettori del Ministero e - ritengo - all'autorità giudiziaria. Reputo offensiva la sua richiesta di indicare 'persone di mia fiducia' nelle commissioni degli appalti: la 'mia fiducia' è nella trasparenza delle procedure. Che finora è stata la grande assente nell'attuale gestione del vertice dell'Ateneo salentino".     

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