Ambiente Surbo Impianto a biomasse di Surbo, proteste per il Consiglio non fissato L’opposizione di Surbo e la maggioranza di Lecce chiedono che si accenda un faro sulle prescrizioni che l’Arpa ha imposto all’impianto ENI 23/02/2025 circa 3 minuti Si rinfocola, a suon di comunicati stampa, la battaglia per accedere un faro sull’impianto surbino dell’ENI, che sorge località Mazzarella. Nel corso di un sopralluogo avvenuto l’anno scorso erano emerse diverse criticità relative al funzionamento dell'impianto e ciò aveva indotto proprio Arpa a imporre diverse prescrizioni ai vertici della società, che devono essere attuate per non mettere a rischio l'autorizzazione unica ambientale. “Dopo il respingimento da parte del Comune di Lecce di un progetto volto alla realizzazione di un impianto a biometano in località Cafore, nel territorio leccese, ma a ridosso di Surbo e Trepuzzi, è giunto il tempo, a tutela della salute pubblica dell'intero territorio, di fare chiarezza in merito all'assolvimento di tutte le prescrizioni imposte all'impianto”, secondo l’opposizione di Surbo, che ha chiesto un Consiglio comunale monotematico e ancora non lo ha ottenuto. Sono trascorsi più di venti giorni, tempo previsto dal Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale di Surbo per fissare la data di un consiglio monotematico richiesto da almeno 1/5 dei consiglieri comunali e ancora dal presidente Antonazzi non abbiamo ricevuto alcun riscontro - affermano i consiglieri di minoranza Filomena D'Antini, Lino Paladini, Martina Gentile e Giuseppe Maroccia, che lo scorso 29 gennaio hanno depositato una richiesta di convocazione di un consiglio comunale monotematico aperto relativo all'impianto a biomasse in località Mazzarella - Abbiamo protocollato la richiesta allo scopo di ottenere chiarimenti in merito alla risoluzione di tutte le criticità riscontrate da Arpa Puglia, a seguito del sopralluogo effettuato all'impianto a biomasse, lo scorso 29 settembre. Del resto, l'impianto è stato al centro di una battaglia che le forze di opposizione hanno condotto nell'interesse del territorio e della salute pubblica e che ha portato a contrastare l'impatto olfattivo che aveva rappresentato un'autentica piaga per tutta l'estate”. Al Consiglio dovrebbero partecipare ARPA, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione dei Comuni del Nord Salento, Comune di Trepuzzi, Comune di Lecce, “affinché tutti gli attori in campo possano contribuire al dibattito e alla risoluzione definitiva della problematica”. L’intenzione è quella di appurare che tutte le prescrizioni siano state rispettate. Le opposizioni surbine hanno intenzione di fare una battaglia senza steccati ideologici: “Ad oggi, nessun riscontro dal presidente del Consiglio Antonio Antonazzi che non ha ancora neppure proceduto con la convocazione della conferenza dei capigruppo, per programmare i lavori del consiglio. Perchè? A chi spiace il confronto su questo tema? Ci aspettiamo che, nel rispetto del regolamento, il presidente dia seguito alla richiesta: non ci aspettiamo le scuse per il ritardo, ma auspichiamo che non si voglia continuare a procedere in spregio delle regole”.L’assessore all’Urbanistica del Comune di Lecce, Gianpaolo Scorrano bacchetta il sindaco Oronzo Trio: “Dopo aver alzato, inutilmente e strumentalmente, un vero e proprio caso mediatico sull’impianto di Biometano a Lecce, che non c’è e che non si farà, disattende il proprio Regolamento comunale e si rifiuta incredibilmente di convocare il Consiglio monotematico sull’impianto di Biomasse a Surbo che, invece, c’è e non è a norma.Era il 29 gennaio scorso, quando la minoranza consiliare del comune di Surbo depositò regolare istanza al Sindaco Trio per ottenere i doverosi chiarimenti sull’impianto in località Mazzarella di proprietà dell’Eni e, ad oggi, decorsi abbondantemente i venti giorni di Legge, della convocazione del Consiglio non vi è alcuna traccia.Dov’è finito, dunque, il sindaco ‘spadaccino’ in favore dell’ambiente e del paesaggio altrui e, soprattutto, perché è così ostinato a non voler fornire spiegazioni circa la mancata revoca dell’AUA rilasciata dal Suap del suo Comune?E, alla luce di quanto sopra, cosa pensano di fare per tutelare il territorio e la salute pubblica il sindaco di Trepuzzi, la minoranza consiliare di Lecce e tutti i circoli del PD dei comuni del Nord Salento che con tanta enfasi avevano attaccato l’amministrazione leccese e il sottoscritto assessore rei unicamente di aver voluto seguire tutte le procedure di legge prima di esprimere il proprio parere circa il progetto presentato dalla società Agrienergia Circolare 6?Perché è vero il detto che è facile predicare bene ma, a quanto pare, razzolare male lo è ancor di più”. G.G.
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