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Passaggi faunistici, road ecology, biodiversità e sicurezza

Andrea Guido: “Ritengo doveroso iniziare e portare avanti un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei miei colleghi e di tutti gli enti competenti”.

“È tempo di applicare i principi della road ecology: occorrono passaggi faunistici e corridoi ecologici anche a Lecce!” L’assessore alla Tutela degli animali del Comune di Lecce, Andrea Guido, lancia un appello a colleghi ed enti preposti affinché nella costruzione di strade e altre opere, d’ora in poi, rientri la previsione di tali infrastrutture.

”L’uomo – dichiara l’assessore leccese - ha dovuto costruire strade, autostrade e ferrovie per favorire lo scambio di persone e merci. Sono opere pubbliche necessarie, ma che mettono in difficoltà gli spostamenti della fauna selvatica all’interno di un habitat. Tuttavia, come spesso accade, è lo stesso ingegno umano che può favorire una migliore convivenza con gli animali che abitano la nostra natura con la costruzione di passaggi faunistici. Stiamo parlando di un particolare tipo di infrastruttura realizzata per permettere a diverse specie animali l’attraversamento delle vie di comunicazione antropiche. Nel territorio del Comune di Lecce – continua Guido - insistono numerosi hot spot di biodiversità, tra cui diversi siti della Rete Natura 2000, il Parco Naturale Regionale “Boschi e Paludi di Rauccio, Riserva Naturale Biogenetica San Cataldo e 6 Siti di Interesse Comunitario (SIC) – Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Questo rende l’idea di quanto risulti necessario dotare il nostro territorio di passaggi sicuri per gli animali”.

Un problema che in altri paesi è stato affrontato e risolto con un costo davvero irrisorio se paragonato a quello causato dagli incidenti, in termini economici e di vite. Senza dimenticare il grande danno in termine di biodiversità. Si calcola, per difetto, che possano essere 15 mila gli animali selvatici investiti ogni anno nel Paese. Ben più alta la stima fatta nel 2018 da uno studio dell'Università di Milano: un milione di animali morti ogni anno a causa del traffico veicolare.

Al momento, in Italia, la regione con più strutture verdi per il transito di soli animali è il Friuli Venezia-Giulia: con 4 ponti verdi (lunghi fino a 800 metri), 4 tunnel sotterranei e 50 sottopassi. La seguono la Lombardia – con il Parco del Ticino che ha costruito il Ponte del Gabibbo, 40 metri, e un attraversamento green di oltre 500 metri sopra una superstrada – e il Piemonte.

“In ballo, oggi - conclude l’assessore Guido – non vi è solamente la tutela della biodiversità e la diminuzione della frammentazione ambientale o dell’isolamento delle popolazioni animali, ma anche la sicurezza stradale. La diffusione dei passaggi faunistici, come anche dei più estesi corridoi ecologici, ridurrebbe notevolmente i rischi di collisioni tra veicoli e fauna, così come confermato da diversi studi in materia. La realizzazione degli ecodotti, sia sovrapassi, sia sottopassi, dovrebbe essere ritenuta, quindi, una priorità su ogni nuova infrastruttura messa in cantiere. Questi sono i motivi per cui ritengo doveroso iniziare e portare avanti un’azione di sensibilizzazione sulla necessità di dotare il territorio di queste infrastrutture nei confronti dei miei colleghi e di tutti gli enti competenti oltre al Comune, come Provincia e Regione, in primis, ma anche ANAS”, conclude l'assessore Guido.


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