Ambiente Cronaca Economia e lavoro Porto Cesareo Area Marina Protetta Porto Cesareo, la riserva a Bruxelles per cogliere nuovi finanziamenti comunitari Nei giorni scorsi, i vertici della riserva marina hanno partecipato all'evento denominato “European Digital Innovation Hub”. 17/03/2025 circa 2 minuti Nei giorni scorsi Pasquale Coppola, presidente del Consorzio di Gestione dell’Amp Porto Cesareo, insieme al direttore Pier Luigi Cannazza sono stati Buxelles per l’importante evento denominato “European Digital Innovation Hub”.Di fatto, le cariche più rappresentative della riserva marina cesarina, la seconda per estensione d’Italia, hanno partecipato a tutta una serie di incontri istituzionali utili alla sinergia operativa tra enti, istituzioni e comuni europei, per la costruzione e lo sviluppo di progetti finalizzati alla gestione ed la valorizzazione del patrimonio territoriale sia dal punto di vista ambientale che da quello storico culturale. Un proficuo “networking” con vari soggetti istituzionali che nella due giorni di incontri e dibattitti, hanno dato la possibilità anche ad Amp Porto Cesareo, di farsi conoscere ed approfondire vecchie e nuove opportunità di finanziamento europeo.“Abbiamo visitato il comitato delle Regioni ed il Parlamento Europeo, - hanno affermato sia Coppola che Cannazza, soddisfatti per il lavoro svolto - riscontrando diverse opportunità di finanziamento per il territorio, in ambito ambientale culturale e molto altro. Porto Cesareo non poteva mancare a questo appuntamento europeo sui finanziamenti pubblici ed come sempre accade, grazie soprattutto alla bellezza naturale del suo territorio ha attirato tante attenzioni. Bellezza naturale, competenze ambientali ed ecosostenibilità, oltre a monitoraggio e tutela e salvaguardia dei territori e del lungo litorale costiero, pilastri ormai fondamentali per il nostro sviluppo, che in questi anni ci hanno consentito di essere una delle prime Aree Marine ed in attività nella penisola italiana.L’iniziativa, promossa dall’European Digital Innovation Hub - Heritage Smart Lab, (l’acceleratore per la transizione digitale nei settori della cultura e della creatività, finanziato dalla Commissione Europea e dal MiMIT- Ministero delle Imprese e del Made in Italy che si rivolge ad enti pubblici e privati del Sud Italia) ha visto coinvolti complessivamente trenta enti pubblici di Puglia e Basilicata, in particolare i Comuni di Lecce, Nardò, Caprarica, Lequile, Monteroni, Novoli, Porto Cesareo e Tuglie e quelli lucani di Potenza, Bella, Laurenzana, Cirigliano, Tito, oltre alla Camera di Commercio della Basilicata. Il Comune di Nardò è stato rappresentato dall’assessora alla Cultura e alla Formazione Giulia Puglia. Amministratori, dirigenti e funzionari degli enti coinvolti, dunque, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con i principali stakeholders pubblici e privati attivi nel panorama europeo e con esperti nel corso di queste due giornate dedicate a workshop e a sessioni tematiche di approfondimento sulle principali opportunità di finanziamento europeo per l’avvio di progettualità negli ambiti della cultura, della formazione, della rigenerazione e della cooperazione internazionale.
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