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Il Comitato No Burgesi sul piede di guerra

Saranno intensificate le iniziative contro l'ampliamento e sopraelevazione della discarica di Soccorso annessa all’impianto di biostabilizzazione.

Il Comitato No Burgesi ha deciso di intensificare la sua azione, dopo i consigli comunali monotematici tenuti a Ugento, Presicce-Acquarica e Salve ed a seguito della decisione dei Comuni di presentare ricorso al TAR contro la recente delibera regionale che prevede l’ampliamento e sopraelevazione della discarica di Soccorso annessa all’impianto di biostabilizzazione in località Burgesi a Ugento.

In questi giorni, infatti, è stata inviata una lettera  ai Sindaci dei comuni di Ugento, Presicce-Acquarica, Salve e Taurisano, chiedendo con urgenza  la costituzione immediata di una Consulta Ambientale Intercomunale, composta dalle amministrazioni comunali e dai rappresentanti dello stesso Comitato. L’obiettivo è chiaro: coordinare un’azione comune per affrontare e risolvere definitivamente la questione Burgesi con la  cancellazione della delibera ed i suoi effetti, la chiusura definitiva e la bonifica di Burgesi.

È stato deciso di rendere pubblica questa richiesta  attraverso l’affissione di manifesti nei Comuni interessati. ''È essenziale che tutti i cittadini siano informati - afferma Antonio Nuzzo, referente del comitato - su ogni iniziativa che riguarda il loro territorio. Dichiariamo con fermezza che la nostra lotta non si fermerà. Annunciamo che nei  prossimi mesi, soprattutto durante il periodo estivo e oltre, per tutto il tempo che sarà necessario intensificheremo le nostre azioni attraverso mobilitazioni, blocchi stradali e altre iniziative che potranno coinvolgere non solo il Salento ma anche Bari. Situazioni che potrebbero  creare disagi specie nel periodo turistico. Azioni che saremo costretti ad attuare se la situazione non dovesse cambiare. Faremo tutto ciò che sarà necessario, finché la Regione non troverà soluzioni alternative abbandonando il progetto della sopraelevazione a Burgesi. Non accetteremo più compromessi, nè soluzioni tampone''.

''Da troppo tempo subiamo le politiche delle emergenze, portate avanti  da decenni  senza mai trovare una soluzione . Nel 2009 è stata chiusa la vecchia discarica di Burgesi, che già evidenziava gravissimi problemi ambientali. Ma, invece di programmare un intervento risolutivo, è stata aperta un’altra discarica accanto, quella di Soccorso, perpetuando le stesse criticità. Non accetteremo più prese in giro, compromessi o soluzioni temporanee da nessuno. Non possiamo restare inermi davanti ai dati allarmanti: la provincia di Lecce registra il tasso di mortalità per cancro più alto di tutta la Puglia. Questa situazione non è tollerabile. Non c’è denaro o ristoro che possano compensare la perdita delle vite dei nostri cari. La Regione deve assumersi le sue responsabilità e porre fine a questa gestione delle continue emergenze senza soluzioni  che dura da decenni''.

''La nostra battaglia è per il territorio, per la salute della popolazione e per le generazioni future. Siamo ogni giorno di più, siamo tantissime associazioni  unite verso un unico obiettivo che sta per trasformarsi in una mobilitazione dell'intero Salento per la difesa della salute pubblica . Deve essere chiaro a tutti, nessuno escluso che il  capitolo Burgesi deve essere chiuso per sempre, con una bonifica completa delle due  discariche. Che sia chiaro non  ci fermeremo fino ad allora! La nostra battaglia continua'', conclude Nuzzo.


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