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''Campagna mediatica terroristica ai danni del lupo''

Il WWF Salento chiede che si facciano rispettare le leggi in materia di fauna selvatica. Per coesistere con il lupo occorre conoscerlo e adottare buone pratiche di comportamento.

Il WWF è molto preoccupato per l’allarmismo sociale e per una campagna mediatica terroristica ai danni del Lupo, specie protetta, sfociata ultimamente in azioni di bracconaggio. L’Associazione dal 1972 agisce per garantire la sua conservazione e protezione, attraverso progetti di sensibilizzazione e programmi di reintroduzione e protezione del lupo.

Il lupo rappresenta una delle specie più emblematiche del patrimonio storico-naturalistico e culturale italiano. La sua presenza è fondamentale per la salute dell'ecosistema, assicurando la biodiversità e consentendo la sopravvivenza di altre specie.

Tuttavia, negli ultimi secoli, la popolazione di lupi è stata, e continua a essere, soggetta a una spietata persecuzione. Nonostante, ad oggi, il lupo non rappresenti un pericolo diretto per le persone, si stima che ogni anno tra i 200 e i 500 lupi vengono uccisi dagli esseri umani. Per questo motivo il lupo è stato dichiarato una specie protetta da difendere e tutelare. Le azioni di bracconaggio sui lupi sono in crescita e in parallelo i media diffondono informazioni errate che alimentano il sentimento di paura nei suoi confronti.

Tra quelli illegali il metodo più subdolo che si è verificato anche nelle campagne salentine è quello dell’uso del veleno, estremamente nocivo non solo per l’ecosistema in genere, ma anche per le persone, una pratica pericolosa per un gran numero di altre specie non solo selvatiche.

Nel Salento, in maniera irrazionale, demagogica e strumentale è partita una campagna terroristica ai danni di questa specie protetta, paradossalmente condotta da un'associazione animalista locale nell’area del Capo di Leuca alla quale si è affiancato una sorta di terrorismo mediatico volto a generare una psicosi da lupo.

Tutto questo ha generato un clima di forte ostilità nei confronti del lupo che ha portato al deprecabile incitamento alla sua uccisione soprattutto da parte di cacciatori e bracconieri.

L’Associazione WWF Salento chiederà agli Enti competenti che facciano rispettare le leggi vigenti in materia di fauna selvatica, in cui è ricompreso il lupo e condanna l’approccio meramente emotivo di alcune persone compresa la campagna mediatica che non informa sullo svolgimento di un monitoraggio scientifico in corso sulla presenza e la diffusione del lupo nel territorio salentino. Lo studio scientifico, a cui è stato dato il nome “Hic Sunt Lupi”, sta operando con grande impegno anche attraverso una campagna di Informazione in tutto il territorio con incontri e dibattiti in diversi comuni.

Partner di questo progetto sono la Regione Puglia, il CNR-IRET e l’Università Sapienza di Roma con il supporto di LifeWatch Italia, del Centro Nazionale Biodiversità Futura e dell’Università del Salento.

Di seguito le dichiarazioni delle delegata  WWF Puglia, Lara Marchetta e del Responsabile Grandi Carnivori WWF Italia, Marco Antonelli: “Occorre affrontare l’argomento lupo razionalmente. L’allarmismo sociale che si sta diffondendo in Salento è figlio della poca conoscenza, cavalcata troppo spesso da mezzi di informazione e politica. Il lupo è tornato in queste aree in maniera naturale, arricchendo la biodiversità di queste terre”, afferma Lara Marchetta Delegata WWF Puglia.

“Una specie opportunista e adattabile come il lupo può accendere alcuni conflitti, in particolare con la predazione sul bestiame domestico non adeguatamente custodito. Occasionalmente può accadere che il lupo possa predare anche cani, ma solo quando questi non sono correttamente gestiti, magari lasciati liberi di vagare nelle ore notturne o tenuti legati a catena in cortili aperti all’esterno. Per coesistere con il lupo occorre conoscerlo e adottare buone pratiche di comportamento. I media e i social soffiano sul fuoco della polemica ma poche volte diffondono queste semplici regole. Tenere i cani al sicuro, proteggere adeguatamente il bestiame con le corrette misure di prevenzione, non lasciare cibo che attiri gli animali vicino le case, sono alcuni semplici comportamenti che annullano potenziali conflitti, favorendo anche l’accettazione di questa preziosa specie. Conoscere il lupo e questi comportamenti è il primo passo per costruire la coesistenza”.


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