Cronaca Presicce 

Rapina al Trony: presi i complici del 15 enne

Arrestati anche gli ultimi due complici per la rapina al Trony di Presicce. Tra loro anche il basista: un dipendente del magazzino. Raffaella Grazia De Micheli, 38enne di Casarano, disoccupata,...

Arrestati anche gli ultimi due complici per la rapina al Trony di Presicce. Tra loro anche il basista: un dipendente del magazzino. Raffaella Grazia De Micheli, 38enne di Casarano, disoccupata, e Aldo Adriano Memmi, 54enne sempre di Casarano. Sono questi i nomi dei complici che ieri avevano avuto un ruolo nella rapina ai danni del negozio Trony di Presicce. Si è chiuso dunque il cerchio in merito alle indagini sul colpo che ieri mattina, dopo una rocambolesca fuga a piedi, aveva già portato all’arresto di M. T. e L. D. S.  Alquanto singolari le modalità grazie alle quali i carabinieri sono giunti agli altri due complici. Mentre i primi due arrestati si trovavano presso la Stazione Carabinieri di Presicce, i loro cellulari continuavano a ricevere telefonate da un numero telefonico memorizzato sotto il nome di Raffaella De Micheli. Ai militari è subito apparso curioso il fatto che, durante l’inseguimento a piedi dei rapinatori, il traffico era stato praticamente bloccato per un incidente che aveva visto coinvolta un’autovettura condotta proprio da una donna di Casarano, Raffaella Grazia De Micheli. Un indizio, più che una coincidenza, che si aggiungeva ad un altro elemento singolare: tra i tanti testimoni che avevano indicato la via di fuga dei rapinatori, solo la De Micheli aveva detto di non aver visto nulla, nonostante la sua fosse la migliore posizione di osservazione possibile.  Una disattenzione spiegata inizialmente solo come frutto dell’agitazione del momento, e non come indizio di un possibile coinvolgimento. A partire da questo, i militari hanno deciso poi di vederci più chiaro e di risentire nuovamente la testimonianza della signora De Micheli. Sono state poi proprio le spiegazioni fornite dalla donna in merito alla sua presenza nelle vicinanze del grande magazzino a mettere sulla pista giusta gli inquirenti. La donna aveva infatti dichiarato di essere lì perché aveva accompagnato al lavoro, proprio al Trony, un suo amico: Aldo Memmi, sentito subito tra i testimoni presenti al momento della rapina. Non ci è voluto molto allora agli inquirenti per collegare i fatti:  sentito anche il dipendente, e vista la discrepanza tra l’orario di inizio turno  - le 9 -  e l’orario del sinistro e della rapina – le 10.30 - è stato chiesto conto del ‘buco’ di un’ora e mezza. È bastata la confusione generata dalle domande dei militari a fornire la certezza che ci fosse dell’altro. Da un controllo incrociato dei tabulati telefonici, è venuto fuori infatti un traffico sospetto tra i 4 proprio all’ora della rapina. Cosa che ha svelato la realtà dei fatti: l’uomo, Aldo Memmi, dipendente del Trony, era il basista del colpo; Raffaella Grazia De Micheli, era la complice Al termine di una giornata di serrate investigazioni è emerso infatti che i quattro si erano accordati per compiere la rapina di lunedì, certi che l’incasso dell’intero weekend sarebbe stato un bottino cospicuo. Giunto il giorno concordato De Micheli, Memmi, M. T.  e L. D. S. sono andati a Presicce, tre a bordo della macchina della donna ed uno alla guida dello scooter, modificato per non essere riconoscibile, che sarebbe poi stato utilizzato per compiere la rapina. Lo scooter era stato reso difficilmente identificabile perché il piano prevedeva di nasconderlo in un casolare disabitato, situato a circa cinquecento metri da Trony e vicino alla SS274, per poi allontanarsi a bordo dell’autovettura della donna e tornare a prenderlo nella tarda serata di oggi. In tal modo sarebbe stato più facile eludere le ricerche delle Forze di polizia impegnate a cercare uno scooter con due persone a bordo e non una macchina con a bordo tre persone, una donna e due ragazzi.  Sfortunatamente per i quattro, però, molte cose non sono andate come previsto. Innanzi tutto l’immediato arrivo di Carabinieri e dei vigilanti della “De Iaco Security” hanno costretto Raffaella Grazia De Michele ad allontanarsi precipitosamente dalla zona, tanto che, in preda al panico, la  donna ha avuto l’incidente che l’ha bloccata sulla SS 274. Nel frattempo M. T. e L. D. S., abbandonato lo scooter, non hanno potuto far altro che cercare di allontanarsi a piedi essendo troppo rischioso tornare indietro a prendere il ciclomotore ormai cercato da tutte le Forze di Polizia allertate dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Tricase. La scarsa conoscenza dei luoghi sembra abbia giocato un ruolo importante, tanto che i rapinatori si sono nuovamente avvicinati nei pressi della scena del delitto, dove poi sono stati notati ed inseguiti dai Carabinieri e vigilanti, che davano loro la caccia. Le capacità d’indagine dei carabinieri hanno poi fatto il resto, scrivendo la parola fine sul caso. Raffaella Grazie De Michele e Aldo Adriano Memmi, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr. Giovanni Gagliotta, sono stati arrestati e accompagnati presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce, dove sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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