Cronaca Melendugno Il Comune esige il canone Cosap, ma il giudice dà ragione ai villeggianti Il Comune di Melendugno esigeva il pagamento del canone Cosap, ma i villeggianti hanno presentato ricorso: il giudice ha dato loro ragione Si erano visti recapitare dal Comune di Melendugno e dalla... 13/03/2013 a cura della redazione circa 1 minuto Il Comune di Melendugno esigeva il pagamento del canone Cosap, ma i villeggianti hanno presentato ricorso: il giudice ha dato loro ragione Si erano visti recapitare dal Comune di Melendugno e dalla Cerin srl - concessionaria per la riscossione dei tributi - le cartelle di pagamento del canone Cosap, il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, senza mai aver fatto nessuna richiesta. Il giudice di pace Antonella Santoro ha accolto il loro ricorso, emettendo una sentenza che, di fatto, annulla tutti gli avvisi di accertamento impugnati. Nel mese di luglio 2012, numerosi villeggianti hanno ricevuto tre avvisi di accertamento con cui venivano invitati a provvedere al pagamento del passo carrabile per gli anni 2010, 2011,2012, senza aver mai fatto alcuna richiesta dello stesso, ma probabilmente emessi sulla base della presenza degli scivoli all'entrata delle abitazioni. A ciò sono seguite numerose proteste, dovute soprattutto al fatto che molti cittadini e residenti non erano assolutamente al corrente dell’introduzione di questo nuovo canone, avvenuta nel 2010. La sentenza, datata 8 marzo 2013, ha dato ragione ai ricorrenti, difesi dall’avvocato Francesco Stella, responsabile dell’associazione Federconsumatori di Melendugno. Il giudice di pace Santoro ha ritenuto carente il presupposto per l’esigibilità del canone, costituito dal provvedimento di concessione; infatti, come si legge in motivazione: “… nella fattispecie in esame è incontestato che non vi sia stata da parte del Comune la determinazione del canone di occupazione in alcun atto concessorio né risulta apposto alcun cartello di divieto di sosta né tanto meno risulta formulata una richiesta da parte dei ricorrenti”. “Alla luce di questa sentenza - ha dichiarato l’avvocato Stella - invitiamo il Comune di Melendugno e la società Cerin s.r.l., sull’argomento rimasti sordi alle numerose proteste di tanti cittadini, a rivedere l’introduzione di questo canone, visto l’attuale periodo di crisi economica che sta colpendo numerose famiglie, già vessate da altre tasse e tributi”.
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