Cronaca Squinzano Surbo 

Nel mirino legna e attrezzi agricoli, tra i ladri anche il padre di Milito

I malviventi avevano preso di mira un uliveto e un’azienda agricola alla periferia di Surbo. Tra loro anche il padre di Milito, accusato di omicidio a Squinzano. Una serata movimentata, quell...

I malviventi avevano preso di mira un uliveto e un’azienda agricola alla periferia di Surbo. Tra loro anche il padre di Milito, accusato di omicidio a Squinzano. Una serata movimentata, quella di ieri, nel Nordsalento. Le guardie giurate della Velialpol, in due distinti interventi a distanza di otto minuti, hanno pizzicato otto ladri specializzati, uno dei quali è finito in manette poco dopo. Alle 21.15 primo raid sfumato, sulla Squinzano-Casalabate, in località la Badessa, all’interno di un oliveto di proprietà della Provincia. La pattuglia, impegnata in un servizio di controllo del territorio, ha notato due individui intenti a segare dei grossi alberi d’ulivo per farne legna da ardere. Uno dei due è fuggito a gambe levate scomparendo nelle campagne, l’altro invece, armato di serra a scoppio,  è stato bloccato. Sul posto sono giunti i carabinieri della radiomobile della Compagnia di Campi Salentina. L’uomo, Renato Milito, di Trepuzzi padre del più noto Salvatore Milito, accusato di omicidio nella faida tra le cosche del nord Salento, è stato tratto in arresto. I ladri si erano mossi a bordo di un furgone Ford Transit, risultato rubato lo scorso ottobre a Spongano, già carico di un grosso quantitativo di legna.  E subito dopo nuovo allarme, qualche chilometro più in là, alla periferia di Surbo, all’interno di masseria “Trapana”, ubicata in una stradina di campagna, a sinistra del cimitero comunale, di proprietà di Giuseppe Ricchiuto. In questo caso un commando di sei persone era entrato in azione mirando ai macchinari agricoli e mezzi, oltre che alle due cisterne di gasolio e olio agricolo presenti. Numerose le pattuglie di guardie giurate giunte nella contrada interessata. Quattro malviventi, saliti a bordo di un’auto di grossa cilindrata, si sono dileguati a tutta birra, gli altri complici invece sono scomparsi a piedi nelle campagne. I ladri avevano già forzato diversi lucchetti e ingressi della masseria e messo in moto un grosso trattore ma l’arrivo delle guardie giurate ha mandato in fumo i loro piani. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Lecce.   Fabiana Pacella 

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