Buccarella fedele alla linea: "Rodotà è la migliore opzione possibile"

Mentre a Montecitorio è in corso la quarta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica, il senatore del M5S Maurizio Buccarella spiega quali sono le ragioni del voto a Stefano Rodotà "C'è stata un po' di tensione in aula, quando durante le votazioni è entrata Alessandra Mussolini, indossando una maglietta bianca con su scritto 'Il diavolo veste Prodi'". Il senatore leccese del M5S Maurizio Buccarella, racconta, come è suo solito, ciò che accade in Parlamento tramite il suo profilo Facebook. Continuerete a votare compatti per Rodotà? "Certo. Siamo, tra l'altro, reduci da una riunione con i nostri gruppi parlamentari, nella quale abbiamo ribadito il nostro obiettivo. Non c'è rischio di ritrovarvi qualche "franco tiratore" nel vostro movimento? "No, direi proprio di no". L'ultima dichiarazione di Grillo sulla possibilità di formare un governo a patto che si voti Rodotà è solo una provocazione dell'ultimo momento? "Non so quanto sia vera questa dichiarazione. Stiamo verificando di giorno in giorno questo meccanismo: una notizia viene creata da una testata, quindi viene 'rimbalzata", per poi vivere di vita propria. Siamo costretti a commentare notizie che non hanno consistenza fattuale. Considerato che Prodi è stato uno dei "papabili" venuti fuori dalla vostre "quirinarie", conservate qualche possibilità di convergenza con il Pd? "Noi stiamo tenendo fede all'impegno preso di votare le persone indicate dalla base. Dopo la rinuncia di Gabanelli e Strada, il nostro candidato è diventato Rodotà. E' un uomo con caratteristiche positive diverse da quelle di Gabanelli e Strada, ha delle qualità indubbie di trasparenza, di impegno civico, pur essendo stato un politico che ha fatto politica. E' un'occasione storica. Non sosteniamo Rodotà perché è uno dei nostri, ma perché è veramente il miglior presidente possibile. Se dovesse rinunciare, potremmo tornare a guardare lo scenario e pensare ad un'alternativa, ma parlare di Prodi oggi, per noi, non ha senso". Ci sono, secondo lei, possibilità concrete di vedere eletto il presidente della Repubblica dopo la quarta votazione? "Considerando l'assenza del Pdl dall'aula, la vedo difficile come opzione".