Attentato Brindisi: chiesto l'ergastolo per Vantaggiato

Chiesto il massimo della pena per Giovanni Vantaggiato, reo-confesso dell'attentato alla Morvillo-Falcone, nel quale rimase uccisa la studentessa Melissa Bassi Ergastolo con isolamento diurno per tre anni. Cataldo Motta, procuratore capo della Procura antimafia di Lecce, ha chiesto il massimo della pena per Giovanni Vantaggiato, autore reo-confesso dell'attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. La richiesta della pena giunge a un anno esatto da quel 19 maggio, quando la studentessa sedicenne Melissa Bassi perse la vita e rimasero ferite nove persone tra studenti e passanti. Alcune di quelle studentesse ferite - Selena, Azzurra, Sabrina, Vanessa e Veronica - hanno assistito alla requisitoria in Corte d'assise, a Brindisi: indossavano una maglietta con la foto di Melissa e con la scritta 'Lo sapeva il destino che noi siamo piu' forti di lui, noi non dimentichiamo, giustizia'. A poca distanza, i genitori della vittima sedicenne e l'imputato. "Vantaggiato - ha spiegato nella ricostruzione dei fatti il pm Guglielmo Cataldi - ha realizzato il suo sogno. Ha pigiato il pulsante poi è stato lì a godersi lo spettacolo e se ne è andato solo quando è stato sicuro che l'evento delittuoso era stato compiuto". Sulle capacità mentali dell'imputato la pubblica accusa non ha dubbi: "Era lucido. Inoltre, non aveva difficoltà economiche e aveva una barca da 500mila euro che stiamo vendendo". Quel 19 maggio, Vantaggiato - ha rilevato il procuratore Motta - "ha provocato una strage che ha avuto come effetto quello di intimidire il paese". Da qui l'aggravante della finalità terroristica ai reati di strage e di costruzione e possesso di ordigno micidiale. Vantaggiato, quindi, collocò da solo la bomba davanti alla scuola perché voleva solo uccidere, non importava chi fosse la vittima. "Aveva predisposto un altro attentato", ha concluso il procuratore e questo è dimostrato dal "ritrovamento di altri tre ordigni esplosivi, due dei quali identici".