Politica Lecce 

B&b all'istituto Antonacci. "Turismo sociale su immobile di nostra proprietà"

Prenotazioni on line nell'istituto per ciechi, dopo la baruffa in Commissione Controllo, dalla struttura replicano: "Quei suoli sono nostri, è turismo sociale" L'istituto ciech...

Prenotazioni on line nell'istituto per ciechi, dopo la baruffa in Commissione Controllo, dalla struttura replicano: "Quei suoli sono nostri, è turismo sociale" L'istituto ciechi traformato in B&B? Mentre a Palazzo Carafa scoppia la bufera e la commissione Controllo ha iniziato a fare chiarezza sull'intero iter autorizzativo, dall'Istituto spiegano che un ente morale non può essere soggetto a ispezioni da parte del Comune di Lecce: "Quei suoli sono nostri", commenta il presidente del Cda, Maurizio Antico, la struttura non ha affatto perso le sue finalità sociali, anzi, le ha moltiplicate". La querelle riguarda però un'ala dell'istituto, quasi 2000 metri quadri su tre livelli, sorta su suoli che furono donati da Palazzo Carafa. Nella commissione di ieri è infatti saltata fuori anche la delibera con cui nel 1991 l'allora sindaco Francesco Corvaglia autorizzava l'accensione di un mutuo da un miliardo e mezzo di vecchie lire per restaurare lo stabile. Dalla commissione ritengono che un B&B in una struttura in parte pubblica sia illegittimo. Ma alla base di tutto resta soprattutto la funzione dell'istituto Antonacci che secondo alcuni sarebbe stata del tutto snaturata. Al termine della discussione il presidente Rotundo ha preso l'impegno di trasmettere gli atti al Sindaco e al segreterio comunale, perché adotti tutte le misure idonee a fare luce su una vicenda, iniziata in realtà quasi centro anni fa.  All'interno della struttura, però,  il segretario amministrativo, Giovanni dell'Onze, spiega: “hanno fatto passare quest'operazione per uno scandalo ma quando, un anno fa, iniziammo ad affittare le camere l'Isistuto Nazionale Ciechi, che compone per l'80% il Cda, dedicò alla struttura una circolare interna, per avvisare ogni provincia che a Lecce era nato un centro in grado di accogliere a prezzi accessibili i non vedenti e le loro famiglie, senza barriere architettoniche e ospitando anche i cani accompagnatori”. E gli ospiti normodotati? “La nostra struttura non fa discriminazioni, segue la logica dell'integrazione, è chiaro che ipo e non vedenti hanno la precedenza ma quando le stanze sono vuote le affittiamo a chiunque”. Le tariffe in realtà sono piuttosto basse: 30 euro la singola, 44 la doppia e 64 la tripla. Nel prezzo è compresa anche la prima colazione con il pasticciotto leccese. Ma il più amareggiato per la vicenda resta il presidente del Cda, Maurizio Antico, che dopo aver preso in mano l'istituto con un milione di euro di debiti e le attività ridotte all'osso, oggi è orgoglioso dei risultati: "Siamo riusciti a mettere in piedi la prima biblioteca braille del Mezzogiorno, forniamo i libri in braille per i ragazzi anche al Comune di Torino, che ci sceglie per precisione e puntualità. Grazie a un protocollo con la Asl siamo riusciti a istituire l'unico centro di riabilitazione visiva della provincia di Lecce, che funziona del tutto gratuitamente. E l'unica cosa che dall'esterno hanno notato sono le 13 camere in affitto, una struttura che fa turismo sociale dove mancava del tutto”.    

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