Cronaca 

Rifiuti tossici, la Procura: "Le parole del boss prive di contenuto concreto"

Dopo tre ore di vertice con le procure di Lecce, Brindisi e Taranto, il procuratore generale Giuseppe Vignola dirama un comunicato: "Indicazioni di Schiavone generiche e prive di contenuto concre...

Dopo tre ore di vertice con le procure di Lecce, Brindisi e Taranto, il procuratore generale Giuseppe Vignola dirama un comunicato: "Indicazioni di Schiavone generiche e prive di contenuto concreto. Continueremo a vigilare". Un vertice in Procura molto atteso, quello di questa mattina, che si è sviluppato in maniera anomala e si è concluso con grande discrezione da parte dei magistrati.  Il risultato delle tre ore di riunione tra le procure di Lecce, Brindisi e Taranto sulla questione dei rifiuti tossici interrati nel Salento è racchiuso in un comunicato. Comunicato che non ammetteva approfondimenti o domande di nessun tipo e che sembra non lasciare spazio a possibili iniziative. Le parole di Carmine Schiavone, ex boss della camorra, che aveva parlato del Salento come meta di rifiuti tossici provenienti dal Nord Italia e addirittura dall'estero, sono state ritenute irrilevanti.  Non ci è dato di sapere quali sono le basi della decisione odierna o ciò di cui si è dibattuto durante il vertice; quello che sappiamo è che il procuratore capo Cataldo Motta non ha partecipato a buona parte dell'incontro, chiuso nel suo ufficio al piano superiore. Oltre al procuratore generale Giuseppe Vignola, erano presenti gli avvocati generali della Repubblica Antonio Maruccia, Ciro Saltalamacchia, il procuratore aggiunto Ennio Cillo, il sostituto procuratore Elsa Valera Mignone, l’aggiunto di Brindisi Nicolangelo Licciardi e il procuratore di Taranto Franco Sebastio. La nota diramata dai magistrati e letta dal procuratore Vignola intorno alle 14 parla di un'attenzione particolare al tema dei rifiuti tossici, dopo la diffusione delle dichiarazioni di Schiavone; attenzione che il procuratore generale ha voluto condividere con i procuratori delle tre province, ma che non è sfociata nell'apertura di un fascicolo, come qualcuno si aspettava. "Perdura - conclude il comunicato firmato da Vignola - l'azione di v vigilanza del territorio jonico salentino con la mobilitazione continua della polizia giudiziaria per la rilevazione di qualisiasi notizia riguardante reati che offendano il diritto dei cittadini e alla salubrità dell’ambiente. In questo quadro i tre responsabili del Distretto assicurano ogni possibile attività diretta a reprimere condotte lesive dei suddetti diritti ed ogni iniziativa per il ripristino delle condizioni di legalità sul territorio nel doveroso rispetto di quella esigenza di riserbo investigativo".

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