Ambiente Lecce 

Rifiuti tossici nel sottosuolo, la Procura di Lecce apre un'inchiesta. Controlli con mezzi aerei sul basso Salento

L’allarme sul presunto interramento di rifiuti pericolosi è tale che la Procura di Lecce torna sui suoi passi e decide di aprire un’inchiesta, voluta più per tranquillizzare ...

L’allarme sul presunto interramento di rifiuti pericolosi è tale che la Procura di Lecce torna sui suoi passi e decide di aprire un’inchiesta, voluta più per tranquillizzare i cittadini che per la reale convinzione che il sottosuolo salentino nasconda bombe ecologiche. L’annuncio che tutto il Salento aspettava è arrivato nel primo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa convocata ad hoc. Il procuratore capo di Lecce Cataldo Motta e il procuratore aggiunto Ennio Cillo hanno spiegato che sarà aperto un fascicolo per il controllo del territorio. L’ipotesi di reato è quella di traffico illecito di rifiuti. Il procuratore ha spiegato che si tratta di un atto dovuto, più per rassicurare i cittadini, che si sono dimostrati molto sensibili all’argomento, che per la convinzione di trovare riscontri. Si cerca, insomma, di evitare che quella dei rifiuti interrati si trasformi in una sorta di psicosi sul territorio. I controlli coinvolgeranno la Guardia di finanza, i carabinieri e la forestale e saranno portati avanti anche attraverso mezzi aerei dotati di rilevatori magnetometrici. Si andrà alla ricerca di eventuali fusti interrati, mentre l’eventuale sversamento di liquami non sarà rilevato. La zona interessata sarà quella delle campagne attorno a Supersano e Casarano. I procuratori hanno spiegato che si tratta di un’indagine che avrà tempi lunghi e che nulla ha a che vedere con le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, ritenute inattendibili, né con quelle di Galati, che a suo tempo venne portato fisicamente sui terreni indicati come contaminati e sui quali non venne però trovato nulla.     

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