Cronaca Lecce 

Lecce, addio all'ex Carlo Pranzo: ecco il Parco delle Mura

Ecco il progetto del Parco delle Mura, che andrà a sostituire il parcheggio dell'area ex Carlo Pranzo e caratterizzerà l'ingresso alla città di Lecce. Un parco che accoglie chi...

Ecco il progetto del Parco delle Mura, che andrà a sostituire il parcheggio dell'area ex Carlo Pranzo e caratterizzerà l'ingresso alla città di Lecce. Un parco che accoglie chi arriva in città dall'ingresso principale. È questa l'immagine che, nel progetto dell'amministrazione comunale, avrà il nuovo Parco delle Mura. Parliamo dell'area adiacente alle mura urbiche compresa tra viale De Pietro e l'area ex Carlo Pranzo, appena entrati a Lecce dalla statale 613. Lecce dirà addio allo sfortunato parcheggio, oggi appannaggio dei camper, ieri rifugio per qualche accampato, e cambierà l'impatto estetico di una zona importante, quella che dà il benvenuto ai turisti. Il primo lotto, i cui lavori partiranno a giugno, è quello che interessa la zona di viale de Pietro e prenderà forma con la realizzazione del fossato e i lavori di recupero architettonico e funzionale delle stesse mura. Poi toccherà al secondo lotto, quello dell'ex Carlo Pranzo con il vero e proprio parco, la riqualificazione ambientale della zona, l'ingresso alle mura attraverso un ponte pedonale e il giardino sopraelevato dell'Istituto Antonacci, che sarà aperto al pubblico. Il lavori del primo lotto sono già stati assegnati alla ditta Capriello, mentre il bando per il secondo lotto sarà pubblicato proprio domani 30 aprile. "Con questo progetto si completerà la zona d'ingresso della città - ha commentato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lecce Gaetano Messuti - che ha anche un valore storico importante. A lavori completati, il nuovo Parco delle Mura, il complesso degli Agostiniani e il progetto terminato del Parco di Belloluogo creeranno un'area di grande interesse: un connubio attraente tra la cinta storica e il verde pubblico". Il progetto del Parco delle Mura, finanziato con fondi Poin - attrattori culturali, naturali e turismo -, costerà nel complesso 10 milioni e 100mila euro, suddivisi tra i 4 milioni e 900mila euro del primo lotto e i 5 milioni e 200mila euro del secondo. agab

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