Cronaca Nardò 

Torna in carcere l'assassino di Renata Fonte: arrestato per traffico di marijuana in Toscana

Marcello My, che aveva già scontato 24 anni di carcere per l'assassinio dell'assessore alla cultura di Nardò Renata Fonte, è stato nuovamente arrestato in Toscana: trovato in poss...

Marcello My, che aveva già scontato 24 anni di carcere per l'assassinio dell'assessore alla cultura di Nardò Renata Fonte, è stato nuovamente arrestato in Toscana: trovato in possesso di 500 chili di marijuana. É nuovamente in carcere Marcello My, esecutore materiale dell'assassinio di Renata Fonte, la coraggiosa assessore alla cultura del comune di Nardò brutalmente uccisa il 31 marzo del 1984. Il salentino, che da quando aveva finito di scontare la sua pena si era stabilito in Toscana, aveva messo su un fiorente traffico di marijuana. La notizia è arrivata solo adesso, ma risale allo scorso 14 maggio. I carabinieri del comando provinciale di Firenze lo hanno fermato mentre trasportava un grossissimo carico di marijuana da un capannone ad un altro, dove l'erba veniva coltivata e stipata. Una scena ai limiti del comico quella che si è presentata agli occhi dei militari, l'uomo guidava difatti letteralmente sovrastato dalla marijuana. Si è poi scoperto che stava facendo spola tra due capannoni, siti nelle province di Pistoia e Firenze, dove sono stati ritrovai in tutto più di 500 chili di sostanza stupefacente. A suo carico l'accusa di detenzione e coltivazione di marijuana. Insieme al salentino sono finiti in carcere anche una cittadina cinese ed un complice italiano. Marcello My nel 1984 uccise su commissione Renata Fonte, sparandole tre colpi. Insieme a lui, finì in manette un suo concittadino, Pippi Durante. Sull'assassinio dell'assessore alla cultura tutt'ora pesano molte ombre. L'ipotesi è difatti che non si trattò semplicemente di un episodio di violenza, legato a risentimenti personali, ma invece a che fosse legato all'attività di contrasto della politica contro alcune speculazioni nella zona dell'area protetta di porto Selvaggio. In quest'ottica, l'omicidio svelerebbe dunque l'inizio di un sistema di pressioni criminali sull' “affaire” ambiente. Per la morte di Renata Fonte, divenuta un simbolo della buona politica, furono arrestati anche gli intermediari, Mario Cesari e Pantaleo Sequestro, e il mandante Antonio Spagnolo, collega di partito della vittima e primo dei non eletti alle elezioni amministrative,

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