Sanità Lecce 

Polemiche su nuovo primario di Neurochirurgia: “Scelto per il suo curriculum operatorio”

La scelta del triestino Alessandro Melatini ha scatenato critiche nei confronti della direzione dell’Asl, che, in una nota chiarisce: “Il dottore è stato scelto per la sua grande es...

La scelta del triestino Alessandro Melatini ha scatenato critiche nei confronti della direzione dell’Asl, che, in una nota chiarisce: “Il dottore è stato scelto per la sua grande esperienza nella chirurgia del morbo di Parkinson e della colonna vertebrale”. Polemiche politiche sul nuovo primario di Neurochirurgia del “Vito Fazzi”, per lo stravolgimento delle graduatorie, ma il direttore dell’Asl Lecce, Valdo Mellone replica alle critiche, spiegando i criteri di scelta del medico. La commissione esaminatrice aveva indicato, nell’ordine, Umberto Godano, Antonio D’Agostino e, come terzo, Alessandro Melatini rispetto al ruolo stabilito. “La valutazione complessiva dei titoli – si legge nella delibera di conferimento dell’incarico – vede la prevalenza del candidato dottor Godano, per attività scientifiche e di docenza e per la maggiore esperienza nella direzione di strutture complesse rispetto a Melatini. L’interesse dei vertici Asl però, si sono concentrati sul dottore Melatini per altri aspetti, ‘più vicini’ alla mission affidata alla Neurochirurgia del Fazzi”. In buona sostanza, il neurochirurgo di Trieste è stato scelto “per le caratteristiche proprie del curriculum operatorio, che la Direzione ritiene debbano far premio rispetto ai maggiori titoli presentati dagli altri due candidati, perché prioritarie rispetto al profilo del posto messo a concorso”. La scelta ha tenuto conto della maggiore esperienza del dottor Melatini nella chirurgia del morbo di Parkinson, che in Puglia non viene praticata quasi per niente e quindi oggetto di migrazione. Il candidato, tra i primi in Italia, ha documentato esperienza chirurgica dal 1996, supportata da attività scientifica. Ma non è tutto. Il dottor Melatini ha buona esperienza di chirurgia dei tumori spinali con la tecnica di «asportazione in blocco» di tumore e vertebra, oggi praticata solo a Milano, Roma e Bologna. Una caratteristica questa, che lascia prefigurare una proficua collaborazione con le chirurgie Toracica e Generale, oggi eccellenze del Fazzi e con la Chirurgia vascolare su cui la Asl è decisa ad investire. Rilevante poi l’esperienza del nuovo primario nella chirurgia della colonna vertebrale, che, benchè meno complessa, è di forte impatto sulle liste di attesa. Melatini, fra i pochi in Italia, opera sulla colonna vertebrale in endoscopia, con tecnica mininvasiva. Infine, ma non meno importante, il neo assunto concluderebbe i 5 anni dell’incarico a 62 anni, entro il 65° anno di età. A differenza degli altri due che avendo oggi 63 anni, alla luce delle recenti norme potrebbero essere colpiti dall’obbligo del pensionamento prima di portare a termine l’incarico.  Neurochirurgo 57enne, triestino, sposato con un figlio, Melatini ha dichiarato: “Venire a Lecce è stata una sfida con me stesso: il ‘Vito Fazzi’ è un grande ospedale. Ci sono i presupposti per fare un buon lavoro”.   Fonte: Salute Salento. 

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