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Koreja alla Biennale di Venezia: prima assoluta per l'opera “Katër i Radës. Il naufragio”

L'opera musicale di Koreja, “Katër i Radës. Il naufragio”, ospite della Biennale della Musica di Venezia. Musiche di Admir Shkurtaj, testo di Alessandro Leogrande, regia di Salva...

L'opera musicale di Koreja, “Katër i Radës. Il naufragio”, ospite della Biennale della Musica di Venezia. Musiche di Admir Shkurtaj, testo di Alessandro Leogrande, regia di Salvatore Tramacere. “Katër i Radës. Il naufragio”, ovvero l'opera da camera firmata Koreja dedicata all'affondamento dell'omonima nave in cui morirono 120 migranti, arriva a Venezia. Koreja torna dunque per la seconda volta alla Biennale della Musica. Dopo il successo di K. Trilogia della solitudine nato dalla collaborazione con il compositore Luca Mosca e il Laboratorio Novamusica di Venezia, domenica 12 ottobre, presso le Corderie dell’Arsenale a Venezia debutta in prima esecuzione assoluta Katër i Radës. Il naufragio, opera da camera con la regia teatrale di Salvatore Tramacere e il testo di Alessandro Leogrande commissionata dalla Biennale di Venezia al compositore albanese Admir Shkurtaj in occasione di LIMES, la 58° edizione del Festival Internazionale di Musica Contemporanea diretta da Ivan Fedele. L’opera, adattamento letterario di Alessandro Leogrande tratto dal suo precedente romanzo-reportage Il naufragio (Feltrinelli 2011, Premio Ryszard Kapu?ci?ski e Premio Paolo Volponi), è una coproduzione fra la Biennale di Venezia e Koreja e vede in scena alcuni dei musicisti e cantanti emergenti nel panorama artistico pugliese diretti da Pasquale Corrado. Memoria di quegli eventi ma soprattutto un importante lavoro di Koreja per raccontare a suo modo quella silente umanità che ogni giorno cerca di ricominciare la propria storia in un altrove migliore. “Il compositore Admir Shkurtaj” racconta Ivan Fedele “innerva la partitura di tutte le suggestioni musicali che lo intrigano fin da giovane. L’amore per la sua terra e per Bartók si riversa nella passione per le tradizioni musicali come pure la predilezione per l’improvvisazione si coniuga in maniera del tutto originale con una scrittura raffinata e ricca di nuove soluzioni timbriche, che abbinano al lessico d’avanguardia il fascino arcaico del coro polifonico albanese Violinat e Lapardhase. La regia visionaria di Salvatore Tramacere (uno dei maestri del teatro italiano di ricerca), va ben oltre il logos (“la parola che spiega“) perché trascende questa tragica storia fino ad elevarla alla dimensione archetipica del mythos (“la parola che racconta”). Una co-produzione di cui siamo orgogliosi”. Il soggetto è l’affondamento nel Canale d’Otranto della motovedetta Katër i Radës, carica di 120 profughi in fuga dall’Albania in seguito allo speronamento da parte della corvetta Sibilla che ne contrastava il tentativo di approdo sulla costa italiana. In quel Venerdì Santo del 1997 perirono oltre 80 persone (31 avevano meno di 16 anni). La vicenda è diventata tragico simbolo dei “boat people” alla ricerca di un paese che restituisca loro la libertà e la dignità di esseri umani. “Kater i Rades” spiega Alessandro Leogrande “non vuole essere semplicemente un'opera della memoria. È piuttosto il tentativo, attraverso la musica, di liberare l'universo umano di chi è andato incontro a una delle tante tragedie del Mediterraneo: quella di una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel marzo del 1997 davanti alle coste italiane. Nell'atto unico si affollano i sommersi e i salvati, chi è sopravvissuto e chi è scomparso, le loro voci, i loro pensieri, e soprattutto il loro viaggio verso il buio, pieno di grandi ansie e piccoli desideri, sogni e paure, digressioni, apparizioni, improvvise rammemorazioni”. All’opera seguirà il concerto del coro polifonico albanese Violinat e Lapardhase (I violini di Lapardhà, in provincia di Valona), tra le formazioni più note in Albania, con esibizioni in Italia, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Grecia, Macedonia. Fondato nel 1983, è composto da 5 voci tutte maschili e ha un repertorio di più di 260 brani tra canti e melodie strumentali. IL PROGRAMMA DI DOMENICA 12 OTTOBRE: Ore 20, Corderie dell’Arsenale, Palco F KATËR I RADËS. IL NAUFRAGIO prima assoluta; opera da camera – commissione la Biennale di Venezia: musica Admir Shkurtaj; libretto Alessandro Leogrande; regia Salvatore Tramacere; direzione Pasquale Corrado; assistente alla regia Emanuela Pisicchio; scene e luci Michelangelo Campanale; costumi Stefania Miscuglio; realizzazione scene e tecnica Mario Daniele. Tratto dal romanzo-reportage Il naufragio, Feltrinelli 2011. Simona Gubello soprano, Marzia Marzo mezzosoprano, Stefano Luigi Mangia voce sperimentale, Alessia Tondo voce popolare. Attori: Emanuela Pisicchio, Anna Chiara Ingrosso, Fabio Zullino. Admir Shkurtaj fisarmonica e oscillatori analogici, Marco Ignoti clarinetto basso e clarinetto in sib, Giorgio Distante tromba in sib e live electronics, Jacopo Conoci violoncello, Vanessa Sotgiu pianoforte, Pino Basile cupa cupe e percussioni A seguire VIOLINAT E LAPARDHASE coro polifonico di canti tradizionali albanesi con Nazo Çelaj, Nikolin Likaj, Meleq Çela, Sali Brahimaj, Vendim Kapaj. Info: Cantieri Teatrali Koreja tel. 0832/242000 - www.teatrokoreja.it

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