Cronaca 

Ingerisce vetro, lamette e un crocifisso. Rosa Della Corte tenta il suicidio in carcere

Mistero attorno alla “mantide di Casandrino”, la donna accusata di aver ucciso il fidanzato nel 2003 e oggi condannata a scontare 18 anni di detenzione. Avrebbe tentato il suicidio prima d...

Mistero attorno alla “mantide di Casandrino”, la donna accusata di aver ucciso il fidanzato nel 2003 e oggi condannata a scontare 18 anni di detenzione. Avrebbe tentato il suicidio prima di Natale, mentre un mese fa avrebbe scritto ad un boss di Sant’Antimo. Ha provato a ingerire vetro, lamette spezzate e un crocifisso, per farla finita. Ha tentato il suicidio Rosa Della Corte, la donna condannata a 18 anni di carcere perché ritenuta l’assassina del fidanzato Salvatore Pollasto, ucciso nell’aprile del 2003, torna al centro delle cronache. Ma questa volta non c’è di mezzo alcun nuovo tentativo di fuga, come quello messo a segno per qualche giorno, ad agosto, col suo ex fidanzato di Muro Leccese, che l’aveva portata all’evasione sfruttando un permesso speciale. Il tentativo di suicidio si è consumato prima di Natale. La donna, che tutti conoscono ormai come “La Bella Rosa” o “La mantide di Casandrino”, avrebbe ingerito del vetro triturato, lame da rasoio spezzate e persino un piccolo crocifisso. L’avvocato della donna, Carmine Gervasi, da mesi ha sottolineato che la sua assistita vive un forte stato di depressione e che il gesto non sia altro che un’ulteriore conferma, evidenziando che l’isolamento e la decisione di sequestrare la corrispondenza da parte dell’autorità giudiziaria abbiano causato un’ulteriore peggioramento dello stato di disagio. Secondo alcune ricostruzioni, però, la corrispondenza della donna sarebbe stata bloccata perché la detenuta avrebbe scritto una lettera ad un boss di Sant’Antimo, con il quale aveva avuto una breve relazione, chiedendo aiuto e ricevendo rassicurazioni sul reperimento del denaro necessario. Rosa Della Corte verrà presto operata al “Fazzi” di Lecce per estrarre il materiale ingerito ed evitarle complicazioni.    

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