Salute e Benessere Lecce 

Zanzara tigre, massima allerta in provincia di Lecce

L'ondata di calore coincide con un aumento di incidenza dell'insetto che a differenza delle altre zanzare, punge a tutte le ore del giorno.  Fino al 15 luglio è rischio invasione di zan...

L'ondata di calore coincide con un aumento di incidenza dell'insetto che a differenza delle altre zanzare, punge a tutte le ore del giorno.  Fino al 15 luglio è rischio invasione di zanzara tigre in provincia di Lecce. Lo dicono i dati del bollettino meteo di Vape Foundation divulgati da Anticimex, azienda specializzata nei servizi di Pest Control : nella settimana dal 9 al 15 luglio è Lecce una delle province con l’indice potenziale di infestazione di zanzara tigre più alto, in una scala di intensità da 0 a 4, con una tendenza futura in crescita e un indice di calore compreso tra 27 e 31 gradi. Tra le 3000-3500 specie esistenti (di cui 70 nel nostro paese), la zanzara tigre, arrivata in Italia nel 1990 con il commercio dei copertoni usati, sta crescendo sempre di più, proliferando da nord a sud. La sua particoolarità, rispetto alle altre specie, è che è particolarmente attiva non solo di notte, ma anche di giorno  “Nonostante le amministrazioni locali stiano svolgendo un buon lavoro, incentivando gli investimenti e adottando misure per arginare il problema nei periodi più caldi - spiega Dino Gramellini, Direttore Tecnico di Anticimex Italia - l’unica soluzione per debellare l’invasione delle zanzare è quella di pianificare interventi mirati e continuativi nell’arco dell’intero anno. Bisognerebbe inoltre, non limitarsi a delle azioni rivolte alle aree di proprietà pubblica, ma attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini fare in modo che la manutenzione possa estendersi anche alle aree private del restante patrimonio urbano”. Gli accorgimenti per prevenire e contenere il fastidioso problema zanzara possono tenere conto di alcune regole precise. L’acqua ad esempio, è uno dei fattori prediletti per la colonizzazione larvale. Bisogna perciò evitare di accumulare contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante. Così come ornare le abitazioni con piante dall’ effetto repellente, come le piante aromatiche o la Catambra, può essere un buon sistema, ma non tale purtroppo da salvarci dalle punture.  “Per ottenere risultati più efficaci – consiglia Gramellini - si possono adottare sistemi di disinfestazione automatica che permettono al privato di poter programmare giorni e orari di  intervento, nebulizzando piretro o repellenti (rosmarino, aglio) nei momenti più idonei ed in assoluta autonomia.”  

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