Economia e lavoro Lecce 

Torre Chianca, riapre il lido della Polizia Penitenziaria

Il Lido San Basilide è stato ristrutturato e riaperto al pubblico. Nel cantiere hanno lavorato anche alcuni detenuti del carcere di Lecce. Pronto lo stabilimento balneare per gli agenti dell...

Il Lido San Basilide è stato ristrutturato e riaperto al pubblico. Nel cantiere hanno lavorato anche alcuni detenuti del carcere di Lecce. Pronto lo stabilimento balneare per gli agenti della Polizia Penitenziaria di Lecce. In questi giorni sono finiti i lavori al Lido San Basilide di Torre Chianca disposti dall’ente di assistenza dell’amministrazione penitenziaria dopo diversi anni di abbandono. Ai lavori di completamento della struttura hanno collaborato – sotto regolare retribuzione – alcuni detenuti della Casa Circondariale di Lecce, accompagnati sul posto in lavoro all’esterno e scortati dagli agenti della Polizia Penitenziaria: un modo per rendere concreti i primi passi verso il reinserimento sociale attraverso attività lavorative. Al suo interno si trova un bar dove è possibile consumare i piatti preparati da un servizio catering, un campo di beach volley e persino un’area barbecue per le grigliate serali tra amici e colleghi: il restyling e l’organizzazione del Lido è stata curata dall’Ufficio tecnico del Provveditorato Regionale di Bari , "Il lido San Basilide – dichiara la dott.ssa Rita Russo, direttore del Carcere di Borgo San Nicola – rappresenta un esempio concreto di attenzione e sensibilità dell’amministrazione penitenziaria nei confronti del personale. Certamente i problemi della categoria non si risolvono con l’apertura di uno stabilimento balneare, ma pensare di poter staccare la spina in un ambiente  elegante e diverso da quello lavorativo in compagnia della propria famiglia e dei propri colleghi rappresenta un grosso passo in avanti". “E’ un luogo interamente pensato per i lavoratori dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e del Ministero della Giustizia che, come riportano sempre tutte le cronache, sono oberati da carichi di lavoro stressanti spesso in situazioni di organici sottodimensionati, in contesti sicuramente difficili” commenta Pantaleo Candido, segretario regionale del sindacato Osapp.

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