Tensione al convegno “gender”, urla e grida contro il relatore: intervento dei carabinieri

Grida e urla nei confronti del relatore Gianfranco Amato, dei “Giuristi per la vita”. Momenti di fibrillazione (qui un video dalla pagina Facebook Le manif pour tous) durante il convegno sulla “teoria gender” svoltosi ieri sera presso l’auditorium “Cezzi” di Maglie. Alcuni manifestanti hanno contestato la mancata presenza di una controparte che potesse replicare alle affermazioni dell’avvocato Gianfranco Amato, dei “Giuristi per la vita”, intervenuto su invito della sezione magliese del “Rinnovamento nello spirito” per un incontro dal titolo “Sarà ancora possibile dire Mamma e Papà? La famiglia al tempo dell’ideologia di genere”. Per riportare la calma sono intervenuti i carabinieri che alla fine hanno indentificato una persona. Prima dell’avvio della conferenza, il sindaco Ernesto Toma ha voluto fare il punto sulle polemiche dei giorni passati sulla concessione del patrocinio cittadino: “Un atto dovuto per la valenza socio culturale dell’evento, senza alcuna valutazione di merito. Nessuna omofobia. La mia posizione personale invece è nota: sono a favore della valorizzazione della famiglia naturale composta da uomo e donna, senza confusioni di genere”. Puntualizzazione che non ha impedito la distribuzione tra il pubblico dei cartelli "#noncolmiopatrocinio". L'affermazione del cosiddetto “gender fluid” all’interno della società moderna è stato il tema della serata: “Quello che da tempo si vuole fare passare come un atto di progresso -ha affermato Amato- non è altro che in realtà un tentativo di affermare la dominazione del pensiero unico partendo dalla formazione dei nostri bambini. Lasciare liberi di essere quello che ci si sente di essere e non quello che la natura ha deciso”. Amato ha spiegato che la cancellazione delle differenze fa parte del sistema di affermazione del pensiero unico che mira a distruggere le famiglie e creare incertezze per destabilizzare.