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Cava Movit nel territorio di Cutrofiano: il Consiglio di Stato boccia il progetto

È il frutto della sentenza del Consiglio di Stato che blocca il progetto di una cava di 14 ettari in zona Piglia: la soddisfazione del Forum Amici del Territorio. Il progetto di una nuova ca...

È il frutto della sentenza del Consiglio di Stato che blocca il progetto di una cava di 14 ettari in zona Piglia: la soddisfazione del Forum Amici del Territorio. Il progetto di una nuova cava di quasi 14 ettari a Cutrofiano è stato bloccato dal Consiglio di Stato: è grande la soddisfazione del Forum Amici del Territorio per il risultato raggiunto, che ferma il progetto presentato dalla società Movit Srl di Soleto (controllata da Colacem Spa) in località Piglia. Solo qualche giorno fa, in occasione del consiglio comunale monotematico aperto, tenutosi il 3 agosto, gli ambientalisti avevano preannunciato la disponibilità ad aprire qualsiasi scenario pur di contrastare nelle sedi opportune quello che veniva ritenuto l’ennesimo scempio ai danni del territorio. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso in appello presentato dal Comune di Cutrofiano contro la sentenza di primo grado del Tar di Lecce, confermando in sostanza il parere negativo di Via emanato dal responsabile dell’Ufficio tecnico comunale nel 2014, che sancisce definitivamente, il diniego alla richiesta di autorizzazione presentata dalla società Movit. Nella sentenza n. 03541/2016 del 08.08.2016, il collegio giudicante ha ritenuto fondate le motivazioni fornite dal Comune di Cutrofiano sull’applicazione delle tutele previste in quella specifica area “B2”, dal Piano di Tutela delle Acque regionale (PTA). Le stesse tutele sono state ritenute inderogabili, perché di fatto il Piano delle Attività Estrattive della Puglia (PRAE) ha avuto modifiche sostanziali nel 2010, in data cioè successiva all’approvazione del PTA, condizione questa che ha determina secondo il collegio, la completa efficacia delle norme di tutela del piano delle acque. “Con questa nuova vittoria e dopo quelle ottenute sul fotovoltaico selvaggio – spiega il presidente del Forum, Gianfranco Pellegrino -, auspichiamo un maggiore coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni, da parte dell’amministrazione, attraverso l’istituzione delle consulte popolari, al fine di programmare lo sviluppo e tutelare nella maniera più efficace e sostenibile il nostro territorio, difendendolo dagli affaristi, che vogliono speculare sul nostro Comune”. Foto repertorio. 

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