Eventi Parabita 

Festa alternativa: un albero d’ulivo al posto di luminarie e cassarmonica

Niente luminarie standard e cassarmonica per la festa patronale di Parabita: i giovani dell’associazione culturale Barrio lanciano nuove iniziative. Una metafora informatica per rispondere co...

Niente luminarie standard e cassarmonica per la festa patronale di Parabita: i giovani dell’associazione culturale Barrio lanciano nuove iniziative. Una metafora informatica per rispondere con l’arte, in tutte le sue forme, ad un contesto travagliato e incerto. “Riavvia il sistema”: i giovani dell’associazione culturale Barrio hanno scelto ancora una volta il contesto della festa patronale di Parabita per parlare alla città e della città. La tre giorni in scaletta dal 28 al 30 maggio, dedicata alla Madonna della Coltura, diventa così un momento prezioso per provare a scuotere la comunità parabitana, farle rialzare la testa e ritrovare un senso d’appartenenza provato ma mai sopito. Come riuscirci? Ripartendo da capo. Dall’essenzialità, dalla semplicità, dalle radici. Una colata di bianco – il colore dei colori e della calce salentina scelta per gli allestimenti e le installazioni di riciclo creativo – calerà sul centro storico. Un maestoso albero d’ulivo intrecciato da oltre 6000 luci guarderà al castello angioino di Piazza Umberto I. Niente luminarie standard e cassarmonica, dunque, i simboli classici delle feste patronali. Il cuore di Parabita sarà un salotto creativo con bobine e bancali in legno riciclato, decorazioni luminose a sottolineare i dettagli artistici dei suoi palazzi, riflessioni fotografiche, installazioni che utilizzano materiale di scarto e recupero. Il castello, simbolo per eccellenza della storia parabitana, sarà accarezzato da un fascio di luci che ne valorizzeranno il pregio architettonico, senza snaturarne la bellezza. Il centro storico sarà un laboratorio artistico dove troveranno casa musicisti, ballerini, pittori, artisti di strada, artigiani. “Another tweet in the wall”, una sorta di storytelling urbano in chiocciole, hashtag e 140 caratteri, sarà un modo per esprimere alla comunità sentimenti e stati d’animo. Scelte forti, dunque. Cromatiche e semantiche. Meno sfarzo, più cultura. Creatività dal basso e a costo (quasi) zero. Tutto sarà volto a raccontare la vera essenza del borgo di Parabita, la sua gente operosa ed una lunga storia artistica che non si lascia snaturare. Sullo sfondo anche un appello per lo sviluppo sostenibile. La musica, domenica 28 maggio, sarà affidata al concerto per quadri de “Il Pianoforte che dipinge” di Francesco Mancarella e alle sonorità di Ombrass, Giorgio Tuma, Twogether, Togno. Lunedì 29, invece, Brasi e Gli Amici simpaticoni del ’60. Tra le performance, danza contemporanea e free style con Victory Dance, magia e bolle di sapone giganti con Simone Melissano, giocoleria e tessuti aerei della scuola di circo Stranivari, gli scacchi umani giganti di Future Light. In Piazza Immacolata, anche un’area market d’artigianato creativo eco-friendly e degustazioni food & wine. Capitolo importante quello dell’arte. In scena le personali di Gloria De Salve, Eleonora Anna Bove, Luigi Quarta, Sebastiano e Nico Pedaci, associazione Photosintesi, Stefania Padovano, Alessandra Giaffreda, Aut Fotografia, Meshi, Ddm Informatica, Enzo Fasano, Cosimo Primiceri, Gustavo. Il concorso fotografico #clickbarrio, poi, premierà lo scatto più bello della festa con la stampa di mille cartoline da distribuite in tutto il Salento. Il cartellone eventi si svolgerà domenica 28 e lunedì 29 maggio a partire dalle 20.    

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