Arte e archeologia Lecce 

"Ctrl+P exhibition": a Lecce la mostra di 31 giovani fotografi

L'esposizione dal 12 al 19 novembre in piazzetta della Chiesa Greca. Appuntamento dal 12 al 19 novembre in piazzetta della Chiesa Greca con "Ctrl+P", collettiva di fotografia curata e sta...

L'esposizione dal 12 al 19 novembre in piazzetta della Chiesa Greca. Appuntamento dal 12 al 19 novembre in piazzetta della Chiesa Greca con "Ctrl+P", collettiva di fotografia curata e stampata da Federico Patrocinio. 31 giovani autori, 46 fotografie e 10 diverse carte fine-art daranno vita a un mixtape pensato per ricordare che le immagini diventano fotografie solo quando vengono stampate.  Autori in mostra: Alberto Alfieri, Riccardo Belardi, Maurizio Benizio, Alberto Caroppo, Gloria Casto, Claudia De Blasi, Delia Dellisanti, Ivano Gnoni, Leonardo Losito, Mariantonietta Luongo, Marino Mannarini, Nicola Montinari, Andrea Much, Pantaleo Musarò, Marco Nicolaci, Adriano Nicoletti, Ernesto Nuzzo, Luca Oliani, Lorenzo Papadia, Claudia Prontera, Raffaella Quaranta, Marco Zeno Rizzo, Gabriele Rosato, Francesco Sambati, Alessandro Signore, Sebastian Spiegelhauer, Fabrizio Tarricone, Anto Tommasi, Ilenia Urso, Chiara Vantaggiato, Luciana Zappatore  Orario: da lunedì a sabato 10-13 e 17-20.30, domenica 19-21. Inaugurazione il 12 novembre alle 19. Quando è nata la Fotografia il fine era quello di fermare su una memoria fisica, la carta o qualsiasi altro materiale, la riproduzione quanto mai fedele della realtà circostante. Si può affermare che per più di 150 anni mentre i mezzi tecnici di ripresa sono rimasti sempre gli stessi ( una camera oscura con un obbiettivo ) il processo di stampa ha invece avuto una evoluzione sempre più sofisticata. Dalle lastre di vetro alle carte “multigrade” della Ilford, negli anni ’80, che consentivano, con l’utilizzo di una unica carta fotografica e dei filtri da inserire nell’ingranditore, di ottenere moltissime variabili di stampa, a cominciare dal contrasto dell’immagine. O, sempre dalla Ilford, l’innovazione strabiliante del processo di stampa diretto da diapositiva, il “cibachrome”. E che dire poi della Polaroid? Tutta la ricerca tecnica era su come produrre, in pochi minuti o secondi, una stampa fotografica. Poi è arrivato il digitale. Un’enorme conquista per la Fotografia, una evoluzione tecnica che in pochi anni ha consentito uno sviluppo esponenziale nella diffusione delle immagini e non solo. Oggi scattiamo milioni di fotografie, ma quante di queste fotografie vediamo sul nostro tavolo, o appese in casa, o magari in un album delle vacanze? nessuna, pochissime. Il problema della fotografia digitale è in questo paradosso: scattiamo migliaia di fotografie che poi si perdono nell’oblio di un ricordo, di una memoria elettronica che probabilmente scomparirà molto prima della nostra memoria cerebrale. Mi vengono in mente le parole di Eugenio Montale: “Moltiplicando gli occhi si vede meno. Tra poco avremo migliaia di occhi, e resteremo al buio”. Erano gli anni ’70. Oggi, dopo 50 anni, ci siamo arrivati. La nevrosi digitale da “scatto compulsivo” non risparmia nessuno, purtroppo. Pensateci: quante delle nostre migliaia di fotografie, bellissime, non vediamo più dopo averle guardate per qualche secondo sullo schermo della nostra macchina fotografica o sul monitor del nostro PC? E’ ora, invece, di tornare alla Fotografia come oggetto, come materializzazione del nostro pensiero. Vedere, toccare, guardare l’immagine e averla tra le mani, soppesare quel cartoncino colorato o in bianco e nero, sentirne l’odore, accarezzarne la superficie per apprezzare il nostro lavoro, renderlo tangibile, portarselo in giro e mostrarlo agli altri: cosa c’è di più gratificante?Questa, semplicemente, è la Fotografia. Franco Sortini per Federico Patrocinio e il suo progetto CTRL+P  

Potrebbeinteressarti