Ambiente Porto Cesareo 

Pulizia dei fondali di Porto Cesareo, dal ministero 100mila euro per il progetto Marine Litter

Il progetto coinvolge Comune, Capitaneria e AMP e prevede il coinvolgimento dei pescatori che potranno conferire i rifiuti ritrovati sui fondali.  Dal ministero dell'Ambiente 100mila euro per ...

Il progetto coinvolge Comune, Capitaneria e AMP e prevede il coinvolgimento dei pescatori che potranno conferire i rifiuti ritrovati sui fondali.  Dal ministero dell'Ambiente 100mila euro per ripulire i fondali di Porto Cesareo: è il progetto “Marine Litter” che coinvolgerà i pescatori cesarini nella raccolta e lo smaltimento dei rifiuti accumulati negli anni nelle acque della marina ionica. L'accordo di programma, firmato da Comune, Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo e Capitaneria di Porto di Gallipoli, prevede l'allestimento di un'area di raggruppamento Marine Litter dove i pescatori potranno conferire i rifiuti trovati sui fondali “L’obiettivo – spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Paola Cazzella - e? stato riempire un vuoto normativo al fine di incentivare l’azione di quanti individuino e recuperino rifiuti presenti in mare. Tali rifiuti infatti non hanno proprietario e a chi li prelevi spetta il compito di smaltirli, rimettendoci economicamente. Per questo occorre dare una mano con gli opportuni incentivi alla raccolta, garantendo inoltre che non ci siano furbi che mescolino i rifiuti del mare a quelli prodotti a terra”. Spero che questo progetto che ci vede coinvolti insieme alla citta? di Savona , non rappresenti un obiettivo isolato, ma sia la prima fase di progetto che possa ripetersi anche nei prossimi anni”.sono le parole del sindaco Salvatore Albano -. Circa il 70% dei rifiuti solidi riversati in mare affonda, sparendo alla vista, mentre il 15% rimane in superficie. Le reti abbandonate, incagliate sui fondali o alla deriva in mare, possono trasformarsi in vere trappole per tutti quegli organismi marini che non riescono ad evitarle, e che quasi sempre finiscono per morire a causa dell’impossibilita? di continuare a nutrirsi. Quantificare la perdita delle risorse marine dovuto al fenomeno della "pesca fantasma" e? difficile, ma diversi studi hanno dimostrato che questa ammonta a circa il 10% della popolazione target il tratto di mare dell’AMP porto Cesareo, essendo interessato dalla presenza di un’importante flotta di piccola pesca e? impattato dalla presenza di numerosissimi attrezzi da pesca dispersi ed accumulati negli anni. Nelle campagne svolte precedentemente dall’AMP Porto Cesareo, nell’ambito del Progetto FEP Pescamica, sono stati individuati con la collaborazione dei pescatori ben 15 siti con presenza di attrezzi da pesca perduti ed anche rifiuti antropici di diversa natura come copertoni, rottami di barche, batterie, ecc. e a oggi solo una parte di questi e? stata rimossa.  

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