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Negozi Trony a rischio chiusura: sindacati preoccupati per il futuro dei lavoratori

Preoccupazione per i lavoratori della provincia di Lecce e del territorio pugliese, dopo la mancata cessione all’azienda Vertex srl. Domani intanto sit-in a Gallipoli. Negozi Trony a rischio ...

Preoccupazione per i lavoratori della provincia di Lecce e del territorio pugliese, dopo la mancata cessione all’azienda Vertex srl. Domani intanto sit-in a Gallipoli. Negozi Trony a rischio chiusura in tutto il territorio pugliese e nella provincia di Lecce, sindacati preoccupati per il futuro occupazionale dei lavoratori che svolgono la propria attività presso i punti vendita, dopo aver appreso che l’auspicata cessione all’azienda Vertex Srl non si è concretizzata. Carmela Tarantini e Antonio Arcadio, rispettivamente segretario generale Fisascat Cisl Lecce e Fisascat Cisl Puglia, intervengono sulla vicenda dopo aver appreso tale decisione attraverso la comunicazione inviata dalle aziende DPS Group Srl e Vertex Srl alle organizzazioni sindacali nazionali. Dalla comunicazione si evince che non saranno acquisiti in tutta la Puglia dodici punti vendita. Nello specifico sono a rischio chiusura i punti vendita che si trovano nei comuni di Casarano, Gallipoli, Lequile e Presicce per la provincia di Lecce oltre i tre punti vendita di Bari, Andria, Francavilla Fontana, Martina Franca, Trani e Foggia per il territorio pugliese. A fronte di tale situazione poco chiara e molto confusa e trattandosi anche di un problema a carattere nazionale, si è deciso di chiedere un incontro al Commissario Giudiziale per ottenere informazioni precise che permettano di avere visibilità sul futuro aziendale.  “Il nostro territorio già vessato da un alto tasso di disoccupazione, - dichiarano i segretari Tarantini e Arcadio -  dove mancano, inoltre, politiche attive per i lavoro non può sopportare un ulteriore chiusura di esercizi commerciali. Il futuro non si prospetta roseo, per tutti quei lavoratori impiegati nella vendita di prodotti elettronici a causa del continuo cambiamento del mercato e per l’avvento dell’e-commerce”.   Intanto, domani, martedì 20 marzo, alle ore 10.30, la Uiltucs di Lecce ha organizzato un sit-in di protesta a Gallipoli, presso il punto vendita Trony nella Galleria Famila (ingresso della statale 101 Gallipoli-Lecce). “La situazione attuale è che i lavoratori stanno comunque maturando la retribuzione non avendo ricevuto ad oggi la lettera di licenziamento. Pertanto, a livello nazionale, verrà chiesto un incontro con il curatore fallimentare, ma in parallelo noi sollecitiamo un incontro con le istituzioni regionali”, spiegano Antonella Perrone, segretario generale Uiltucs Lecce e Antonio Palermo, componente della segreteria del sindacato. La speranza è che ci siano nuovi imprenditori che possano subentrare alla Dps, riaprire i negozi e rilanciare il marchio Trony. “Trony è la prima vittima – sottolineano Perrone e Palermo – ma questa è una crisi di settore acuita dall’arrivo del commercio on-line. Una crisi che parte dal 2015, quando le vendite retail di elettronica hanno iniziato a calare come il fatturato di Dps Group che, dopo aver toccato l’apice di 237 milioni solo due anni prima, è sceso di 40 milioni. Quindi via a riduzione di personale e razionalizzazione delle vendite fino al punto di essere costretta, nel luglio 2017, a far scattare la procedura di liquidazione e la cessazione in affitto dei negozi alla Vertex di Aldo Piccinno, figlio di Antonio, che operava nello stesso settore e che aveva chiuso il 2016 con ricavi per oltre 17 milioni. Ma in ottobre anche Vertex è stata costretta a limitare il proprio raggio d’azione”. L’auspicio della Uiltucs è che “le istituzioni regionali convochino al più presto un incontro per capire quali scenari potranno presentarsi, nella speranza che si possano trovare soluzioni occupazionali per i lavoratori salentini e pugliesi e non la semplice trafila burocratica per il recupero delle spettanze”.                                                                              

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