Salute Sette Lecce Pericoloso passo indietro sulla prevenzione: Sifilide in espansione a Lecce Il Centro Malattie Sessualmente Trasmissibili dell’Asl Lecce lancia l’allarme: “Passi indietro sulla prevenzione”. La sifilide in espansione a Lecce. LECCE – Pensavamo... 06/04/2018 a cura della redazione circa 3 minuti Il Centro Malattie Sessualmente Trasmissibili dell’Asl Lecce lancia l’allarme: “Passi indietro sulla prevenzione”. La sifilide in espansione a Lecce. LECCE – Pensavamo che fosse una malattia appartenente al secolo scorso e invece i casi di sifilide sono in aumento nel Leccese, proprio nell’anno della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Il temibile Treponema pallidum, il batterio che si presenta al microscopio come un piccolo filamento a forma spirale, scoperto nel 1905 da Schaudinn e Hoffmann, torna a minacciare la salute dei leccesi. E’ una malattia facile da contrarre per chi pratica sesso non protetto. Una piaga del secolo scorso, quando nei bordelli si annidavano gli untori e le cure non c’erano, che si fa risentire negli anni in cui credevamo di averla sconfitta per sempre. Nel solo centro Malattie Sessualmente Trasmissibili dell’Asl di Lecce sono stati riscontrati 61 casi, che bisognerebbe unire, per avere un dato concreto, a tutti i casi riscontrati negli ospedali e negli studi privati. Le Malattie Sessualmente Trasmissibili possono essere causate da batteri (treponema pallidum, gonococco, clamidia, micoplasma, germi comuni), virus (Herpes, HiV, HCV,HBV, HPV, citomegalovirus, poxvirus), lieviti (candida), parassiti (scabbia e pidocchi) e protozoi (trichomonas vaginalis). La sifilide negli ultimi tre anni ha avuto una spaventosa impennata a livello nazionale. Stesso trend per i condilomi ano-genitali causati dal Papilloma virus, mentre l’herpes genitale resta stazionario nella casistica degli Istituti Malattie Sessualmente Trasmissibili. In fase discendente, invece, il mollusco contagioso. Il dottor Eugenio Romanello dirige l’ambulatorio MTS/ITS di Lecce, dedicando 4 ore settimanali a questo tipo di malattie, ovvero alla loro prevenzione, diagnosi e terapia. Il centro dell’Asl leccese è un punto di riferimento: l’unico riconosciuto in Puglia, dove oltre alla diagnosi si prende in carico il paziente fino alla completa guarigione. Nel Centro si accede alle 8:30 del lunedì, mercoledì e venerdì, gratuitamente e in forma anonima. “Da quando l’Aids non è più una malattia mortale qualcuno la sottovaluta: abbiamo riscontrato un caso di recente anche qui. Ora si affastellano anche i casi di sifilide: ne stiamo curando tanti con buoni risultati. C’è superficialità e spesso ignoranza – spiega il direttore Eugenio Romanello – Noi cerchiamo di portare avanti tutta una serie d’iniziative anche nelle scuole per fare prevenzione, ma sono stati fatti troppi passi indietro. L’uso del preservativo può mettere al riparo i giovani da tutta una serie di rischi, ma dobbiamo farlo sapere, dobbiamo informare e sensibilizzare”. Le persone che si rivolgono al centro Asl vengono sottoposte a tutta una serie di esami ematologici, microbiologici e screening. Sono stati scoperti e curati, sempre nello stesso centro, due casi casi di tumori HPV correlati al genotipo 16, notoriamente ad alto rischio oncogeno. Oggi, esiste un vaccino che anche gli uomini possono fare: sconfigge ben nove ceppi di HPV. Nel Centro Malattie Sessualmente Trasmissibili leccese sono stati scoperti ben 140 casi di Papilloma a rischio cancro. Chi ha l’HPV può infettare il partner anche se usa il preservativo: è il contatto con alcune zone del corpo che trasferisce il virus. L’unico strumento per proteggersi dall’infezione è il vaccino. Il professor Carlo Foresta, noto andrologo dell’Università di Padova, consiglia di fare sempre e comunque il vaccino, anche dopo aver contratto il virus, perché aiuta a immunizzare il paziente a sconfiggere il problema (questo è emerso dalle sue ricerche pubblicate su autorevoli riviste scientifiche). Ma molti medici restano scettici sull’uso del vaccino dopo aver contratto il papilloma virus. I pazienti vengono accolti con discrezione e professionalità: dall’infermiera professionale Angela Rizzo fino al direttore Romanello c’è un gioco di squadra che conduce alla diagnosi e poi alla cura. Oggi anche i maschi possono vaccinarsi, a partire dai 12 anni. Non mancano i casi di evidenti verruche genitali: quasi 500 pazienti sono curati nel centro leccese, con operazione di rimozione condilomi. Il Centro MST Asl/Le continua a impegnarsi anche nella prevenzione: quest’anno sono previste tutta una serie di iniziative. La conoscenza e la sensibilizzazione, sin dalla scuola, sono le migliori armi per vincere la battaglia contro le malattie sessualmente trasmissibili: i migliori alleati di sifilide, papilloma e di tutta una lunga serie di problemi sono l’ignoranza e i tabù.
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