Salute Sette Lecce 

Allerta Krokodil, «la droga degli zombie». Nel Salento crack, anfetamine e cocaina a fiumi

Col dottor Salvatore Della Bona, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asl di Lecce abbiamo fatto il punto sulle droghe che continuano ad essere diffuse nel nostro territorio. C...

Col dottor Salvatore Della Bona, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asl di Lecce abbiamo fatto il punto sulle droghe che continuano ad essere diffuse nel nostro territorio. C’è un nuovo incubo all’orizzonte: quello delle nuove sostanze psicotrope che vengono dall’est, armi letali per il cervello. Gli addetti ai lavori alzano la guardia contro una serie di nuove droghe che si stanno diffondendo nel mondo. Il mercato illegale va veloce con un cinismo barbaro che non risparmia nessuno. Il 34,2 per cento degli studenti ammette di aver assunto almeno una volta una sostanza psicoattiva illegale: non si stratta solo di “spinelli”, le droghe sintetiche e la cocaina spadroneggiano. Gli esperti dell’Asl leccese ci raccontano che l’uso di sostanze stupefacenti interessa sempre di più la fascia d’età che va dai 13 ai 18 anni. Drogarsi è facile come accendersi una sigaretta. La droga circola e circolano anche sostanze pesantissime come il crack e tutta una serie di anfetamine. In Italia ogni mese vengono intercettate nuove sostanze psicoattive: la legge non ce la fa a stare al passo con le nuove offerte del mercato illegale. Nel 2018 sono state intercettate 106 nuove molecole: è una rincorsa continua. C’è questa offerta perché la richiesta è enorme. Anche nel nostro Paese è arrivata la “spice”: un miscuglio di erbe essiccate e sostanze chimiche confezionato in pericolosi laboratori improvvisati. Si tratta di una pericolosa droga chimica dagli effetti devastanti sull’organismo. La Spice è molto in voga perché è inodore e irrintracciabile per i cani antidroga: ne fanno molto uso gli studenti, come se si trattasse di hashish o marijuana, ma in realtà fa molto più male e può avere effetti letali. Intanto, l’ectasy e tutta una serie di droghe pericolosissime, come la ketamina (anestetico che si usa sui cavalli) e il crack, continuano ad essere assunte anche da giovani salentini. La cocaina, invece, è un fenomeno talmente tanto diffuso che qualcuno la utilizza a mo’ di sigaretta: professionisti insospettabili, parlamentari, studenti e casalinghe la assumono con molta nonchalance. Gli esperti ci dicono che la diffusione di questa sostanza ha raggiunto livelli altissimi anche nel leccese. Sono decine i cocainomani in cura nei centri Asl, ma sono migliaia quelli che non si curano e vanno avanti per anni danneggiando cervello, sistema nervoso, apparato respiratorio, cuore e tanti altri organi vitali. INCUBO KROKODIL Purtroppo anche in Italia sembra sia arrivata la droga che ti trasforma in cannibale e in zobie: stiamo parlando di Krokodil (coccodrillo, perché la pelle diventa squamosa e cade a pezzi). Si tratta di un miscuglio di codeina, benzene, olio, detersivi, iodio e fosforo rosso. Una droga che distrugge i tessuti umani, due o tre volte più forte dell’eroina. L’allarme è scattato in Italia. Fiale, siringhe e utensili da cucina sono gli strumenti necessari a prepararla. Gli effetti sono devastanti e irreversibili. Se finisce nel muscolo può far andare tutto in cancrena. Il Krokodil, in Russia, da dove proviene, ha già fatto strage: l’enorme disagio in alcune fasce della popolazione spinge a scegliere una strada che si avvicina molto al suicidio, ma con molta sofferenza. Sembra che ci siano già un milione di giovani dediti a questa sostanza. Con questo nuovo tipo di droghe oppiacee a bassissimo costo il sistema nervoso va in tilt, si azzerano i freni inibitori, la pelle si squarcia e si rischiano persino atti di cannibalismo. La Krokodil, chiamata anche desomorfina, è una droga fatta in casa, commercializzata per la prima volta in Svizzera e già sequestrata a Padova. L’iniziale euforia si trasforma in aggressività fino a staccare la pelle a morsi. La desomorfina sta creando devastazioni in Russia: le aspettative di vita per chi ne fa uso sono al massimo di 3 anni e quello che resta sono un mucchio di ossa. INTERVISTA AL DOTTOR SALVATORE DELLA BONA, DIRETTORE DIPARTIMENTO DIPENDENZE PATOLOGICHE ASL LECCE Dottore, per ora il Salento è salvo dalla Krokodil? «Sembra che qui ancora non sia arrivata, ma si fa molto uso di metanfetamine, cocaina, ectasi, eroina e tutta una serie di droghe sintetiche». Tutte queste droghe danno dipendenza allo stesso modo? «Certamente, con gradazioni diverse». Ectasy e derivati vari si usano ancora? «I giovani usano molto l’ectasy, ma è più un fenomeno relegato al divertimento: per ballare di più, per essere più empatici, per entrare più in sintonia con gli altri nel gruppo. Le anfetamine sono più un fenomeno di divertimento in gruppo, anche se ci sono diversi casi di consumo individuale e solitario». Quali sono le droghe più utilizzate a Lecce? «Dai nostri dati emerge che i giovani utilizzino molto di più cocaina e cannabinoidi. Poi, c’è l’alcol che condisce tutto. Abbiamo curato professionisti, quarantenni, cinquantenni e perfino sessantenni che utilizzavano cocaina. Le percentuali sono alte e in linea con il resto della nazione. Questa sostanza è diffusa senza differenze di classe sociale: prima solo i ricchi potevano utilizzarla perché i costi erano elevati». È un luogo comune quello sulla cocaina che non dà subito dipendenza fisica? «Certo, è un luogo comune: la dipendenza è psichica, ma è anche fisica. Non c’è la violenza della sindrome di astinenza degli oppiacei, ma comunque la dipendenza fisica si crea quasi subito». I danni anche quando non li senti ci sono, alcune volte maturano lentamente, vero? «I problemi sono enormi, quando si fa uso di cocoaina: danni cerebrali, cardiovascolari, all’apparato respiratorio. Così come avviene per tutte le anfetamine, che sono sempre degli eccitanti. Senza contare che a livello neurologico possono alterare i normali equilibri neurobiologici: questo significa avere manifestazioni psicopatologiche importanti (dalle psicosi con forme deliranti a tutta una serie di altri disturbi dell’umore fino alla depressione)». Quanti anni hanno i suoi pazienti più giovani? «14-15 anni. Vengono mandati qui dal tribunale dei minori, raramente si rivolgono a questa struttura volontariamente. Ma proprio noi potremmo aiutarli a non perdersi per sempre. Spesso vengono perché fanno uso di cannabinoidi, cocaina e alcol insieme. Anche la ketamina circola tra i giovani che cercano dispercezioni». Non è facile stare al passo con l’enorme offerta del mercato delle droghe illegali o fatte in casa… «Infatti. Non è facile. Ora sentiamo parlare della Krokodil, che mangia i tessuti molli, che per fortuna a Lecce ancora non è sbarcata. Qui, però, si usano cose potentissime come il crack: non ci sono moltissime segnalazioni, ma ci sono alcuni giovani salentini che rischiano molto facendone uso». Gaetano Gorgoni

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