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Ascessi e problemi dei denti, a rischio il cuore: l’operazione di un adolescente

La salute dei denti è fondamentale: un ascesso trascurato o un problema ai denti, come la gengivite, può colpire facilmente il cuore. Le recenti ricerche hanno dimostrato che un batterio...

La salute dei denti è fondamentale: un ascesso trascurato o un problema ai denti, come la gengivite, può colpire facilmente il cuore. Le recenti ricerche hanno dimostrato che un batterio della parodontite può essere insidiosissimo e scatenate endocardite e altri guai cardiaci. Oggi vi raccontiamo la difficile operazione chirurgica per salvare un adolescente dai danni di un ascesso mal curato. Ecco i consigli dello specialista per evitare problemi che potrebbero richiedere complicate operazioni chirurgiche.  La bocca può essere la porta d’accesso di diversi agenti patogeni, che possono scatenare tante malattie. Parodontiti, ascessi e gengiviti producono reazioni infettivo-infiammatorie delle stutture che sostengono il dente, come la gengiva, il legamento parodontale, l’osso alveolare e il cemento radicolare. Le ricerche scientifiche hanno confermato che una maggiore perdita di osso alveolare aumenta pericolosamente il rischio di infarto e ictus. La scienza ci dice che esiste un legame tra denti e cuore che è bene non trascurare. Il Porphyromonas gingivalis, batterio infettivo che scatena la parodontite, è stato trovato anche nelle placche di pazienti coronarici colpiti da attacco cardiaco: anche nei casi aterosclerosi coronarica e aortica emerge la presenza di questo batterio. Nella gestante la parodontite aumenta il rischio di partorire prematuramente. Quindi, i problemi dei denti scatenano tutta una serie di mali e non solo le malattie cardiovascolari. Nella placca (principale causa di parodontite), che si accumula quando non si garantisce una buona igiene orale, si può annidare lo streptococco, che produce una molecola simile al fibrinogeno, la glicoproteina plasmatica sintetizzata dal fegato che ha il compito di favorire la coagulazione del sangue: questo può generare un’aggregazione di piastrine e quindi la formazione di coaguli e trombi responsabili di ictus e infarti. “La correlazione tra malattie dei denti e patologie cardiovascolari è ormai provata da tutta una serie di studi scientifici: ecco perché la corretta igiene orale significa curare indirettamente anche il proprio cuore. Anche piccoli gesti quotidiani, come il lavaggio dei denti dopo mangiato, possono impedire che i batteri che si annidano nella placca si propaghino nel nostro organismo causando endocardite e altri gravi guai al nostro cuore. Il cavo orale è l’accesso di virus e microrganismi nel nostro corpo” - puntualizza il dentista Francesco Fiorentino.  UN ASCESSO MAL CURATO CHE HA COSTRETTO UN 17ENNE A UNA DELICATA OPERAZIONE CHIRURGICA   Quando l’infiammazione alle gengive non viene curata adeguatamente, con la giusta terapia antibiotica, il rischio è altissimo. Un 17enne salentino che era in vacanza è finito sotto i ferri in seguito a quello che sembrava un innocuo ascesso. Infatti ci sono vari tipi di ascessi: non riconoscerli e non curarli dà campo libero ai batteri. Quando questa infezione non si cura bene può scendere nelle fasce del collo e arrivare fin sulla trachea, proprio com’è avvenuto nel caso dell’adolescente in questione. I chirurghi sono stati costretti a una Mediastinoscopia dal giugulo: si entra in maniera mini-invasiva e si raggiunge la trachea per operare uno “svuotamento”. Un’infezione scatenata dall’ascesso produce materiale che cola ai lati del collo fino alla trachea. Le cervico- mediastiniti - discendenti sono interventi previsti anche nei casi di infezione orofaringea che si diffonde agli spazi cervicali e da essi discende al mediastino. Spesso l’ascesso che produce questo problema non viene combattuto bene: è colpa di un antibiotico preso male, oppure sbagliato (autoprescritto). Qualche volta l’ascesso non viene affrontato bene perché si sviluppano resistenze ai farmaci. Il giovane salentino, salvato all’Ospedale Dell’Angelo di Mestre, non era riuscito a trarre vantaggi da una tardiva terapia antibiotica. Un intervento del genere in cui i chirurghi drenano i liquidi non si risolve sempre al primo round: il rischio recidiva è dietro l’angolo.  ASCESSO, I CONSIGLI DELL’ESPERTO  L'ascesso dentale esplode quando batteri, globuli bianchi, plasma e pus si accumulano all’interno dei tessuti che circondano il dente. Carie, complicanze, e lesioni gravi sono le cause di questa reazione. I sintomi sono chiari: oltre al dolore, si manifesta gonfiore, febbre, alitosi e sensibilità dentale. Lo specialista consiglia l’antibiotico giusto e nelle giuste dosi, che solo il medico esperto può prescrivere. Stop alle automedicazioni! In questi casi si rischia di finire in sala operatoria. Il farmaco antidolorifico può servire ad affiancare l’antibiotico per lenire il dolore. Anche lo svuotamento del pus può essere necessario ai fini della guarigione. Ad ogni modo, mai trascurare i denti: è dal cavo orale che possiamo bloccare pericolose infiammazioni e infezioni.  Gaetano Gorgoni  

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