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Meglio il dolcetto senza lo scherzetto: ecco i dolci per i diabetici

I diabetici non devono rinunciare completamente ai dolci, soprattutto se si tratta di bambini: basta saper scegliere quelli più adatti a loro. L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, i...

I diabetici non devono rinunciare completamente ai dolci, soprattutto se si tratta di bambini: basta saper scegliere quelli più adatti a loro. L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, insieme all’Associazione italiana chef, ha organizzato una giornata di Halloween molto particolare per gustare dolci a basso indice glicemico e imparare a quali condizioni il cioccolato può essere consumato anche da bambini con diabete tipo 1. Dunque, dolci, frutta e cioccolato non sono proibiti ai bambini diabetici. Anche i bambini che soffrono di diabete possono festeggiare Halloween con i tradizionali dolcetti. Anziché escluderli da una festa che ha conquistato anche l’Italia si possono utilizzare degli accorgimenti. Bisogna fare attenzione alla qualità e agli ingredienti. Anche un diabetico può permettersi una fetta di normalissima torta a settimana. È importante la scelta della frutta per fare dolci: meglio mele, frutti di bosco, pesche, albicocche, melograno perché con meno zuccheri rispetto a banane, uva e frutti tropicali. Per quanto riguarda i dolci è preferibile puntare su quelli che privilegiano ingredienti a minor indice glicemico, come le farine integrali, con poco o niente zucchero (esistono peraltro interessanti alternative allo zucchero). Noci, mandorle, nocciole e altri frutti secchi a guscio sono concessi, invece sono da evitare i canditi e la frutta disidrata dal momento che sono un concentrato di zuccheri. Se nel dolce si vuol utilizzare lo yogurt, meglio bianco e senza zuccheri aggiunti. Semaforo verde per il cioccolato fondente, ma con pasta di cacao e con percentuale di zuccheri limitatissima. Attenzione al miele e all’alcol, anche questi elementi contengono zuccheri.  LE SOLUZIONI SUGGERITE DAGLI ESPERTI  Per i bambini con diabete tipo 1 lo “scherzetto”, affermano gli esperti del Bambino Gesù, è sempre in agguato quando si assumono cibi ad elevato contenuto di zuccheri come il cioccolato.  L’indicazione è quella di consumare con moderazione dolci e snack, possibilmente da assumere subito dopo un pasto principale e con l’adeguata copertura del bolo d’insulina, in modo che la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, aumenti meno e meno rapidamente.  “Per quanto riguarda in particolare il cioccolato vanno considerati anche i suoi effetti positivi sull’umore e sulla salute. Il cioccolato, quindi, fa bene, ma solo a piccole dosi per non correre il rischio dell’innalzamento della glicemia e, anche, dell’aumento di peso. E’ consigliabile preferire il cioccolato fondente e di buona qualità, che sazia maggiormente rispetto a quello al latte, evitando così di esagerare con le porzioni e, in ogni caso, è sempre meglio consumarlo a fine pasto invece che a merenda. Tutti elementi di cui si è parlato nel corso del laboratorio nel quale i ragazzi, seguiti dalla Diabetologia del Bambino Gesù, hanno imparato le proprietà nutrizionali del cioccolato e a distinguere tra saccarosio, zuccheri invertiti, destrosio e sucralosio. Con la guida degli chef di Italian Chef Accademy bambini e genitori hanno appreso il procedimento per realizzare i dolci a basso indice glicemico, ottenendo alla fine l’attestato di partecipazione al laboratorio e un piccolo ricettario. 12-13 NUOVI CASI L’ANNO DI DIABETE TIPO 1 IN ETÀ PEDIATRICA  Secondo la SIEDP, che è la Società scientifica italiana di endocrinologia e diabetologia, nel 2016 erano circa 18 mila i bambini con diabete di tipo 1, ma il registro nazionale è in continuo aggiornamento. I casi di Diabete tipo 1 in età pediatrica variano in Italia tra i 12-13 casi all’anno, tranne in Sardegna, dove c’è una prevalenza maggiore di casi con circa 40 nuovi casi l’anno. La prevalenza nella popolazione generale è di 0,5-0,7 % nuovi casi ogni anno. Nel Lazio, le ultime pubblicazioni parlano di circa 15 nuovi casi l’anno ogni 100 mila soggetti. L’Unità di Diabetologia e Patologie dell’accrescimento del Bambino Gesù ha ottenuto la certificazione allo SWEET che è un registro internazionale dei casi di Diabete tipo 1 a cui aderiscono i centri di diabetologia pediatrica di eccellenza. DOLCI SENZA SCHERZETTO E PREGIUDIZI La dottoressa Antonella Lorubbio, dell'Unità di diabetologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, spiega che bisogna consumare con moderazione dolci e snack, possibilmente da assumere subito dopo un pasto principale e con l'adeguata copertura del bolo d'insulina, in modo che la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) aumenti meno e meno rapidamente.  I livelli di glicemia target prima dei pasti per un bambino/ragazzo con Diabete tipo 1 può oscillare tra 80-130 mg/dl, post- pasto tra i 140-180 mg/dl (se i bambini hanno età < 10 aa) tra i 140- 160 mg/dl (se bambini hanno età > 10 aa)”. Tra i miti da sfatare per le persone con diabete sicuramente c'è la frutta, spesso demonizzata per l'effetto iperglicemizzante dovuto al fruttosio che è il tipico zucchero della frutta, presente in tutti i tipi di frutta in quantità diversa a seconda del tipo di frutta. “Sicuramente tra i tipi di frutta più zuccherine ricordiamo i fichi, cachi, le banane e l'uva - spiega l’esperto - Ma non è necessario eliminarle, basta solo assumerne in quantità minore. Un'altra strategia è consumare questi frutti un po' più acerbi, in quanto il grado zuccherino aumenta con la maturazione a sfavore degli acidi della frutta. Un altro mito da sfatare è il divieto assoluto per i dolci che contengono molti carboidrati, per cui non è consigliato assumerli quotidianamente ed in grandi quantità per chi è affetto da diabete. È importante soprattutto rispettare la quantità consigliata di carboidrati giornaliera e distribuirla nei tre pasti principali e nei due spuntini. Le raccomandazioni giornaliere   di carboidrati totali per un bambino /ragazzo diabetico come da linee guida ISPAD prevedono il 55-60% di CHO/Kcal tot/die distribuite nei 5 pasti (colazione, pranzo e cena e due merende), per chi effettua la conta dei carboidrati ai pasti la distribuzione ai pasti è di 30-40 grammi di carboidrati a colazione; tra i 15- 30 grammi di carboidrati (CHO) per lo spuntino; tra 80- 100 grammi di CHO a pranzo; tra i 15- 30grammi di CHO per lo spuntino prima di cena e circa 80-90 grammi di CHO a cena”.  L’EVENTO AL BAMBINO GESÙ  In occasione della manifestazione organizzata con gli esperti dell’alimentazione è stato spiegato alle famiglie come salvaguardare la salute dei propri figli mangiando dolci: consigli utili ai ragazzi  dagli 8 e i 14 anni affetti da Diabete Mellito Tipo 1 che hanno partecipato ieri a Roma a “Il dolcetto che non fa lo scherzetto”, l’evento organizzato dall’équipe di Diabetologia e Patologie dell’accrescimento dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù insieme con l’Associazione italiana chef, l’ADIG Lazio(Associazione diabete infantile giovanile) e con il patrocinio di AGD(Associazione di aiuto a bambini e giovani con diabete).   Nella sede dell’Italian Chef Accademy i partecipanti hanno degustato cioccolatini e dolci al cioccolato realizzati dal maestro pasticcere Lucio Forino con l’utilizzo di zuccheri invertiti e dolcificanti come il destrosio e il sucralosio: a fronte di un maggior potere dolcificante rispetto al saccarosio (lo zucchero tradizionale) è possibile utilizzarne una piccola quantità, il che li rende adatti anche ai bambini con diabete. A spiegare le ragioni dell’iniziativa, giunta alla terza edizione, c’era la nutrizionista del Bambino Gesù, Antonella Lorubbio, responsabile del progetto.   L’obiettivo è far sperimentare con tranquillità, ai bambini con diabete, cioccolata e dolci a basso indice glicemico, in modo da rendere il momento del pasto, spesso vissuto come stressante a livello familiare, un momento di condivisione serena e gettare le basi per favorire nei bambini e ragazzi un buon rapporto con il cibo. Gaetano Gorgoni 

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