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Uno dei primi presepi di Ezechiele Leandro in esposizione al Mercatino dell’Antiquariato di Lecce

Sarà esposto domenica 29 dicembre, in via XX Settembre, nello storico mercatino filatelico, numismatico e di antiquariato.

Lo storico mercatino filatelico, numismatico e di antiquariato si tiene puntualmente ogni ultima domenica del mese in Viale XX Settembre a Lecce. Ricco e variegato nelle forme di collezionismo più assolute.

Quest’anno, domenica 29 dicembre i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno e l’espositore Antonio De Paoli, offriranno l’opportunità di osservare uno dei primi presepi (1x90cm) del celebre artista salentino Ezechiele Leandro, la cui autenticità è stata confermata dallo scomparso Prof. Mario De Marco: Ezechiele osserva la natura e le credenze popolari, da cui estrae esseri dalle fattezze antropomorfe e animali arguiti da un bestiario fantastico. Nella sua pittura, così come nei gruppi statuari del Santuario, emergono altresì espliciti riferimenti all’iconografia cristiana, con scene ispirate alle Sacre Scritture, come la Passione di Cristo, l’Inferno, il Paradiso e il Purgatorio, la Madonna, affiancati a scene profane.

In occasione dell’ultimo mercatino dell’antiquariato che Ezechiele Leandro, un artista autodidatta la cui opera, radicata nella terra salentina e plasmata da un'esperienza di vita intensa e sofferta, si colloca a pieno titolo nel panorama dell'arte contemporanea, sebbene spesso etichettata come naif. Leandro non è solo un artista, ma un vero e proprio visionario, un profeta che, attraverso la sua arte, denuncia le miserie dell'umanità e la sua sete di giustizia. La sua formazione, segnata da un'infanzia difficile e da un profondo legame con la natura e le tradizioni popolari, lo ha reso un osservatore acuto e critico della società.

Un'arte totale
L'opera di Leandro è caratterizzata da una straordinaria coerenza e da una forza espressiva che travalica i confini della pittura e della scultura. L'artista utilizza materiali poveri e di recupero, trasformandoli in opere d'arte uniche e potenti. Le sue sculture, spesso contorte e deformi, esprimono un senso di angoscia e di malessere esistenziale che riflette le inquietudini dell'uomo contemporaneo. I suoi dipinti, popolati da figure grottesche e da simboli arcaici, sono vere e proprie visioni dell'apocalisse, dove il bene e il male si confrontano in una lotta senza quartiere.

Un linguaggio universale
Leandro è un artista universale, il cui messaggio trascende i confini culturali e geografici. La sua arte, pur essendo profondamente radicata nella cultura salentina, parla a tutti coloro che sono sensibili al dolore e alla sofferenza umana. Le sue opere, come quelle dei grandi maestri del passato, sono destinate a durare nel tempo e a continuare a suscitare emozioni e riflessioni.

Un'eredità da riscoprire
L'opera di Ezechiele Leandro è un patrimonio inestimabile per la cultura italiana. Il suo Santuario della Pazienza è un luogo unico, un'opera d'arte totale che merita di essere tutelata e valorizzata. È necessario che le istituzioni culturali e le comunità locali si impegnino a promuovere la conoscenza e la diffusione dell'opera di questo grande artista, affinché la sua voce possa continuare a risuonare nel tempo.

Ezechiele Leandro è un artista che ci invita a riflettere sul senso della vita e sulla condizione umana. La sua arte è una denuncia, ma anche una speranza. Un monito a non dimenticare le nostre origini e a ritrovare un senso di connessione con la natura e con gli altri.


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