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A Nardò il Monumento Caduti di Nassirya

L'opera di Daniele dell’Angelo Custode è stata donata alla città dall’Associazione Nazionale Carabinieri - Sezione di Nardò a futura memoria.

Commissionata dall'Associazione Nazionale Carabinieri-Sezione di Nardò e sostenuta da un anonimo imprenditore, l’opera è stata realizzata dallo scultore Daniele dell’Angelo Custode per ricordare il 12 novembre 2003 quando a Nassiriya, in Iraq, nella base “Maestrale” Sede del Reggimento Msu (Multinational Specialized Unit) in un attentato terroristico furono uccisi 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili impegnati nella missione umanitaria “Antica Babilonia”.

L’opera d’arte scaturisce dal dialogo tra il presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri Mar. Mario Guagnano e l’artista neretino da tempo impostosi all’attenzione della critica per la particolare sintassi simbolica ed evocativa nelle sculture di grandi dimensioni. Il risultato è un monumento fedele al precipuo e triplice significato etimologico, ovvero eretto per ricordare ma al tempo stesso commemorare e infine consegnare ad imperitura memoria il tragico attentato, episodio indelebile nella storia dell’Arma dei Carabinieri e nella memoria della società civile.

La scultura di grandi dimensioni si compone di un unico volume tridimensionale a forma di lettera U sulla cui estensione spiccano 19 stelle di acciaio, ciascuna apposta in memoria delle vittime dell’attentato kamikaze.

Il monumento che ricorda nella foggia stilizzata il cordellino d’onore degli aiutanti di campo, si slancia verso l’alto con vigore e solidità, simbolo dell’azione meritoria e valorosa dei militari in missione e lascia aperto uno spazio di cielo tra le due sommità ad indicare la fiducia e il riconoscimento tante volte riscontrato nelle popolazioni che hanno incontrato gli Italiani durante le missioni di pace.

La U, realizzata in corten, rimanda al segno matematico dell’unione degli insiemi, in cui i due bracci, di diverse misure, scaturiti dalla stessa base, dialogano in un contatto eterno tra chi ha perso la vita e chi con determinazione e senso indefesso del dovere ha continuato la missione in quella terra lontana. Sulla base scabra e opaca del corten brillano le stelle in acciaio lucente come i distintivi di grado appuntati sulle spalline delle uniformi militari.

L'opera è stata donata alla città di Nardò dall'Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Nardò a futura memoria.


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