Politica Campi Salentina 

''A Campi Salentina dimissioni forzate del sindaco Fina''

Delli Noci, De Carlo (Movimento CON): ''Situazione inaccettabile, occorre trovare soluzione per il bene di Campi e dei suoi cittadini''.

Di seguito la dichiarazione congiunta del presidente e del coordinatore provinciale del Movimento politico CON, Alessandro Delli Noci e Luca De Carlo, sullo scioglimento anticipato del Consiglio comunale di Campi salentina: ''La situazione del Comune di Campi non può lasciare indifferente chi si occupa di politica e nella politica ci crede. Far cadere un’Amministrazione comunale che ha lavorato bene, che ha portato a casa numerosi risultati e che mantiene il largo consenso dei suoi concittadini e farlo senza delle motivazioni concrete che vadano al di là di ambizioni e rancori personali non solo è irresponsabile ma è totalmente inaccettabile''.

''Votare il bilancio di previsione e non votare una variazione di bilancio sancendo così la perdita della maggioranza è segno di quanto non esistano delle ragioni plausibili, delle ragioni legate a progetti previsti e non realizzati, ad un’attività amministrativa inadeguata ma solo a capricci che non possono averla vinta sul benessere della comunità campiota''.

''L’unica certezza in tutta questa storia è che chi ha deciso di far cadere questa amministrazione decide in corso d’opera di cambiare bandiera e vestire i panni del centrodestra. Questo definisce con maggiore nitidezza il perimetro politico entro il quale si muove la coalizione guidata da Alfredo Fina e scelta dai cittadini di Campi nel 2019. Una coalizione civica, moderata e progressista che ha messo al centro del suo programma e della sua azione di governo temi legati alle reali esigenze della comunità: dalla riqualificazione delle periferie all’attenzione agli spazi pubblici, dalla valorizzazione culturale ai servizi alle famiglie e molto altro''.

''Trovare una soluzione sarebbe segno di grande responsabilità politica per completare l’attuale mandato e costruire un progetto futuro in continuità con l’attuale per valorizzare le cose fatte e programmarne di nuove'', concludono.


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