Politica Carmiano 

Consiglio Comunale infuocato a Carmiano

Il gruppo “Ritorniamo Insieme con Giancarlo Mazzotta Sindaco”, al momento del voto sulla surroga della consigliera, hanno abbandonato l’aula, non riconoscendo la legittimità dell’amministrazione comunale.

Consiglio Comunale infuocato a Carmiano. Giancarlo Mazzotta e i consiglieri del suo gruppo “Ritorniamo Insieme con Giancarlo Mazzotta Sindaco”, al momento del voto sulla surroga della consigliera, abbandonano l’aula in segno di protesta, non riconoscendo la legittimità dell’amministrazione comunale.

Ciò a seguito di un durissimo botta e risposta tra l’ex Sindaco Mazzotta ed il sindaco Erroi dopo le ultime notizie sulle inchieste che confermerebbero quanto denunciato dall’ex sindaco di Carmiano all’indomani delle elezioni: ''Il voto è stato inquinato dalla mafia''. Mazzotta non si è limitato a questo: ha lanciato precise, per quanto velate, accuse all’attuale primo cittadino. Per esempio, anche le delibere non firmate dall’allora assessore  Erroi quando Mazzotta era sindaco: provvedimenti con cui si colpiva la mafia e sulle quali manca la firma di Erroi.

E ancora: lo champagne con il boss di un loro importante sostenitore, le luci e le ombre che calano in questi giorni sui suoi assessori. Erroi  ha replicato sostenendo che non si possa fare giustizialismo leggendo solo i giornali, che hanno riportato le ultime notizie, e che la sua l’amministrazione non ha legami  con la criminalità organizzata. Non solo: il primo cittadino ha difeso la legittimità delle elezioni che lo hanno posto alla guida di Carmiano.

''Sono stato facile profeta - dichiara Giancarlo Mazzotta -  quando, subito dopo le elezioni, affermai che il voto era stato inquinato dalla mafia. Quello che è accaduto a Carmiano è a dir poco vergognoso e offende tutta la nostra comunità. Noi non riconosceremo mai un’amministrazione eletta con metodi mafiosi e che fa della politica una becera pratica di mercimonio sulla pelle dei cittadini. Personalmente sono stato minacciato in piena campagna elettorale da un loro sostenitore che era, peraltro, ufficialmente un rappresentante della lista 'Partecipiamo. La Matita' con Erroi Sindaco. Lo stesso sostenitore è stato a maggio scorso tratto in arresto nell’ambito di un’operazione della DDA di Lecce per associazione a delinquere di stampo mafioso''.

''Con riferimento, poi, alle intercettazioni, riportate sui giornali, che vedono il boss della SCU Nocera rendersi parte attiva insieme ai suoi sodali della campagna elettorale a favore di Erroi e della sua lista, è di una gravità inaudita. Dobbiamo reagire con forza e dire no ad ogni forma di condizionamento mafioso. Intraprenderemo ogni azione anche attraverso la convocazione di tavoli tecnico-istituzionali perchè in tutta questa vicenda e non solo, emerga la verità'', conclude Mazzotta.

Il sindaco Giovanni Erroi ha replicato respingendo qualsiasi tipo di contatto con la criminalità organizzata. Contattato telefonicamente ha aggiunto: «Non conosco Nocera, non ho mai chiesto alcun supporto. Credo che Mazzotta sia l’ultima persona a poter parlare», definendo il suo intervento una caduta di stile. «Rispetto all’affermazione “devono dare” che fa intendere che ci sia qualche contropartita da rendere, dimostrino che sia stato fatto qualcosa per favorire qualcuno. Non troveranno mai nulla. Il resto - ha concluso - lo accerterà la magistratura. Ho incontrato diverse volte il prefetto, sono a disposizione».


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