Politica Carmiano 

Carmiano, botta e risposta infinito tra il sindaco Erroi e il consigliere Mazzotta

Controreplica del primo cittadino dopo l'ultimo comunicato diramato dal consigliere comunale: ''Pronto a presentare querela''.

''Nessun nervosismo, anche perché non ne avrei motivo, ma ho solo sentito di esporre la realtà dei fatti e se, da questo, Mazzotta si sente offeso, è la verità ad offenderlo''. Lo dichiara il sindaco di Carmiano Giovanni Erroi controreplicando alle accuse mosse nei giorni scosri dal consigliere comunale Giancarlo Mazzotta.

''Mazzotta è bravo a confondere le acque. La delibera n. 119 del 17.07.2017 è l’unico atto formale in cui la Giunta, all’unanimità, esprime la volontà di acquisire al patrimonio beni confiscati, come da allegato A). La successiva delibera n. 76 del 21.05.2018, che vede assente il sottoscritto ed il Vicesindaco dott. Petrelli Cosimo, fornisce un semplice atto di indirizzo per destinare a sede della Polizia Locale uno dei beni confiscati, già acquisiti al patrimonio comunale. Tale delibera ha, infatti, per oggetto Trasferimento sede Polizia Municipale. Atto di indirizzo. L’unica delibera, determinante per la volontà dell’Ente all’acquisizione dei beni confiscati, è la n. 119 del 17.07.2017. Mazzotta conosce bene la assoluta irrilevanza della delibera n. 76 del 21.05.2018 ai fini del quadro che prova a dipingere. Peraltro, nella stessa data furono adottate otto deliberazioni di Giunta e sempre assenti Erroi e Petrelli, ovviamente per impegni lavorativi''.

''Sulla questione champagne, stendo un velo pietoso: le intercettazioni apparse sugli articoli di giornale parlano chiaro. Quanto ai vari personaggi evocati da Mazzotta, trovo disdicevole valutarne la moralità a posteriori, secondo il metro della propria convenienza, ma ricordo che trattasi di persone incensurate; erano incensurati nel 2005, erano incensurati nel 2010 ed erano incensurati nel novembre del 2021. La condizione di incensuratezza dei vari sostenitori è un concetto molto difficile da apprendere per Mazzotta; egli considera tale condizione in maniera differente a seconda del candidato che ciascuno ha liberamente scelto di sostenere. Il loro coinvolgimento in alcune recenti operazioni di polizia giudiziaria, sia come indagati sia come sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere, ha colto tutti di sorpresa, compreso il sottoscritto. Solo chi fa parte di determinati ambienti può sapere''.

''In merito agli appalti, evidenzio che con deliberazione n. 9 del 18.01.2013 si è dato atto di indirizzo all’allora Segretario Generale dott. Pierluigi Cannazza, per la fattibilità di una transazione a fronte di ricorso per decreto ingiuntivo promosso dal creditore per € 96.439,20, per lavori riconducibili al collaudo della rete fognaria, urgenti ed indifferibili, di cui Mazzotta volutamente non fa menzione per inquinare le acque; la transazione è stata ritenuta percorribile dal Segretario Generale e perfezionata con atto di Giunta n. 57 del 04.03.2013; con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 15.03.2013 si risponde ad una interrogazione presentata dall’allora minoranza avente ad oggetto la transazione sopra riferita, e durante la discussione, il Segretario Generale chiarisce le modalità per cui si è pervenuti alla transazione; in tale seduta il sottoscritto era assente; con la deliberazione n. 115 del 18.07.2018 viene semplicemente adottato uno schema di atto di transazione per € 11.844,52, poi ridotto del 20%, sempre per servizi ecologici ed idrodinamici presso gli immobili di proprietà comunale per disostruzione di condotte fognarie, evidentemente urgenti ed indifferibili''.

''La legittimità di tutti gli atti amministrativi di cui sopra, è stata garantita dal Segretario Generale, senza mancare di precisare che l’azione politico-amministrativa è sempre dettata dal Sindaco. Non può passare il concetto che Mazzotta, quando era Sindaco, fosse ignaro delle dinamiche amministrative, a prescindere dalla scelta di presenziare o meno a determinate sedute''.

''Infine, mi riservo di esporre denuncia-querela sulle gravi accuse rivoltemi da Mazzotta e sottolineo che la mafia non fa parte del mio DNA. A Mazzotta concedo volentieri l’ultima parola, ben sapendo che è una prerogativa a cui tiene particolarmente, seconda soltanto alla antipatica mania di protagonismo che lo ha portato a firmare nominativamente una pluralità di interventi eseguiti sul territorio comunale grazie all’appoggio di tutta l’Amministrazione Comunale''.

''Rimando, in ultimo, a quanto dichiarato nei miei precedenti interventi, informando che in seguito mi asterrò da ulteriori polemiche, mettendomi a disposizione delle esigenze dell’intera comunità e delle autorità preposte per eventuali chiarimenti che dovessero essere richiesti'', conclude Erroi.


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