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Giornata dell’orgoglio Coldiretti

L'assemblea ha segnato l'importante traguardo degli 80 anni dalla fondazione della più grande associazione agricola d'Italia e d'Europa.

Bandiere gialle, impegno, orgoglio, difesa del made in Italy: nella splendida cornice dell'Hotel Leone di Messapia a Cavallino, si è tenuta anche a Lecce la Giornata dell’orgoglio Coldiretti, assemblea che ha segnato l'importante traguardo degli 80 anni dalla fondazione della più grande associazione agricola d'Italia e d'Europa. La celebrazione si è svolta simultaneamente nel capoluogo regionale e in tutte le province pugliesi, dimostrando l'ampio radicamento e l'impegno continuo di Coldiretti nel sostegno agli agricoltori del territorio. La giornata è stata un'occasione per riflettere sui grandi temi che interessano il settore agricolo: dalla competitività delle nuove filiere produttive, all’innovazione tecnologica in agricoltura, dall'uso intelligente delle risorse idriche fino alla lotta contro le importazioni sleali e il falso Made in Italy.

Inoltre, è stata promossa, come in tutte le province, una raccolta firme a livello europeo per garantire l'indicazione obbligatoria dell'origine su tutti gli alimenti e per sostenere la proposta di un piano invasi, strategico per combattere i cambiamenti climatici.

Un milione di firme per l’origine - La raccolta firme per una legge popolare europea che garantisca trasparenza sulle etichette alimentari è stata tra i temi al centro dell'attenzione. Con l'abolizione del codice doganale per l'origine dei cibi che diventa una priorità, Coldiretti si impegna a porre fine a situazioni inaccettabili come quelle osservate durante la mobilitazione del Brennero, a cui ha partecipato anche una folta delegazione da Lecce, dove alimenti stranieri diventano prodotti italiani solo a seguito dell'ultima trasformazione sostanziale.

L'assemblea celebrativa degli 80 anni è stata anche l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori l'importanza di supportare gli agricoltori salentini e di tutta Italia che ogni giorno si impegnano, nonostante le difficoltà, a portare sulle tavole le eccellenze dei nostri territori, e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero.

Durante l'assemblea, sotto lo sventolio delle bandiere gialle di Coldiretti, si è discusso anche delle sfide ancora aperte a livello europeo, nonché della necessità di una moratoria dei debiti per le aziende agricole, particolarmente provate dagli aumenti dei tassi di interesse e da problemi reddituali negli ultimi due anni.

A testimoniare l'importanza della giornata, assieme al presidente di Coldiretti Lecce, Costantino Carparelli, e al direttore Aldo De Sario, erano presenti oltre 500 soci di tutto il Tacco d’Italia, che hanno condiviso e celebrato insieme l'impegno e i successi dell'associazione. Coldiretti continuerà a lavorare a fianco degli agricoltori per promuovere una politica agricola che sia equa, sostenibile e capace di guardare al futuro con innovazione e determinazione.

''Questa celebrazione ci ha permesso di ripercorrere tutto il percorso sindacale di Coldiretti, dall'inizio ad oggi - osserva il presidente Carparelli - che ha permesso ai coltivatori di emanciparsi da un ruolo di subalternità. La riforma agraria voluta da Bonomi è stato il primo grande strappo contro l'establishment economico e già allora Coldiretti ha tracciato una linea che ha sempre contraddistinto la sua attività sindacale: quella di essere sempre al fianco delle aziende agricole e contro i poteri forti''.


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