Sanità Copertino 

Criticità al Pronto Soccorso dell'opedale di Copertino

Il dott. Donato De Giorgi, presidente dell'ordine dei Medici, interviene sulla questione auspicando una soluzione da parte dei vertici di ASL Lecce.

''Giunge notizia che – a causa di una contingente e grave carenza di organici – il Servizio di Anestesia e Rianimazione del P.O. di Copertino non può assicurare presenza e operatività continua di 24h, ma nelle ore notturne tali attività di critica importanza sono affidate alla pronta disponibilità di un rianimatore''. E' quanto afferma in una nota il dott. Donato De Giorgi, presidente dell'ordine dei Medici della provincia di Lecce.

''Tale decisione sottolinea due evidenze: vi è una carenza critica e cronica dei Medici disponibili e ciò per vari motivi, ma soprattutto per una scarsa attrattiva economica e professionale e una repulsione legata al rischio fisico (burnout, turni incalzanti anche con le “prestazioni extra”, aggressioni, violenze), a quello clinico (eventi sentinella, denunce frequentissime e molto spesso “temerarie”), situazioni particolarmente evidenti soprattutto in alcune aree mediche (e la Rianimazione tra queste)''.

''L'altra evidenza che questo fatto induce a considerare è l'aspetto contraddittorio che la Dirigenza dell'ASL (Direzione Strategica, Dipartimento di Rianimazione e Urgenza) assume sul ruolo di alcuni Presidi Ospedalieri. Mentre si adoperano perchè vi siano le premesse per garantire il buon funzionamento almeno delle Unità Operative chirurgiche, dall'altra si giunge ad una decisione (come quella di questi giorni) che grava non poco sull'assistenza proprio dei pazienti più fragili (accessi anche spontanei al Pronto Soccorso, complicanze improvvise in pazienti ricoverati e operati)''.

''Siamo convinti che il Direttore Generale e il Direttore Medico, sempre sensibili a questi argomenti vorranno predisporre tutto, mutando le attuali disposizioni, affinchè un fatto (certamente temporaneo) non possa generare gravissimi rischi ad un P.O. sempre in bilico tra tante contraddizioni (tra l'entusiasmo e la responsabilità del quotidiano e silenzioso impegno dei suoi Medici e le risorse sempre scarse), ma soprattutto rischi per i pazienti, soggetti resi sempre più fragili da un Sistema Sanitario pubblico in affanno, ma presidio di democrazia da difendere!'', conclude il presidente di OmCeo Lecce.


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