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Xylella, flash mob agricoltoria Bari: ''Fate presto!''

Subito un secondo piano di rigenerazione per 115mila ettari, ma serve accelerare le misure con risorse già a disposizione e prevedere le indennità per calamità dal 2020 in avanti.

Flash mob degli agricoltori della Coldiretti scesi dalle campagne in città davanti all’Assessorato regionale dell’Agricoltura per sollecitare interventi urgenti rispetto ad una emergenza che nel 2025 compie tristemente 12 anni e ha coinvolto 8mila chilometri quadrati di territorio, senza che il patrimonio olivicolo compromesso sia stato ancora ricostruito.

Sui cartelli si legge “No a Puglia ostaggio di beghe politiche”, “Su articolo 6 spesi solo 20 milioni su 80”, “Subito secondo piano di rigenerazione”, “Bene 30mln ministero, ora secondo piano e indennizzi calamità”, “Burocrazia fa più danni della Xylella”, “Salviamo il salento: paesaggio e turismo”, con gli agricoltori arrivati da Lecce, Brindisi, Taranto e Bari per far sentire la propria voce contro le disattenzioni e le lungaggini burocratiche che stanno ostacolando la rigenerazione” per sollecitare interventi di ricostruzione, quando il numero stimato di ulivi reimpiantati che sono poco di 3 milioni, contro i 21 milioni di piante infette per la strage causata dalla Xylella.

“La Puglia non può permettersi di essere ostaggio di beghe politiche. Con i 30 milioni di euro in più stanziati dal Ministero con il DL Agricoltura per il reimpianto di ulivi resistenti nelle aree colpite da Xylella, grazie al pressing di Coldiretti anche con la mobilitazione di 10mila persone,  si potrà sostenere la rigenerazione delle zone infette in Puglia che si stima sia ferma al 17% del patrimonio olivicolo gravemente compromesso”, rilancia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, nel denunciare che “rispetto alla misura per la ricostruzione del primo piano nazionale di rigenerazione ad oggi risultano spesi poco più di 20 milioni di Euro rispetto agli 80 già a disposizione, una cifra irrisoria rispetto ad una misura fondamentale per la ripresa produttiva, territoriale e paesaggistica dell’area colpita da Xylella che sconta una tempistica lunghissima e incompatibile con le urgenze del territorio colpito”, chiude Cavallo.

“Serve subito – scandisce il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, il secondo piano per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia, perché sono 115mila gli ettari rimasti fuori dal primo piano di 300 milioni di euro, oltre alle indennità compensative dal 2020 in avanti, un impegno urgente da attuare con il coordinamento delle Istituzioni regionali, nazionali e dell’Europa sul problema Xylella”. “La zona colpita si è allargata in 12 anni – aggiunge Piccioni – e il fronte della malattia è molto ampio, per cui vanno attivate misure a beneficio di tutto il territorio colpito per espiantare tutti gli ulivi secchi che ancora incombono nelle campagne e finanziare misure per i reimpianti e la ripresa piena dell’attività olivicola e agricola in generale con la diversificazione, con la piena attuazione del primo piano di rigenerazione ed il finanziamento – attuando una piena sburocratizzazione delle misure – di un secondo piano perché le risorse a disposizione sono del tutto insufficienti”, insiste Piccioni.

Per aiutare le imprese olivicole del territorio così gravemente ferito è attivo il polo antixylella costituito da Coldiretti, UNAPROL e CAI, per la ricostruzione della più grande fabbrica green del Sud Italia che accompagna le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti con le varietà resistenti dalla Lecciana al Leccio del Corno, dal Leccino fino alla FS17 e a tutte le ulteriori varietà che saranno autorizzate, con una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio. il polo specialistico mette a disposizione la fornitura di piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.

Per accelerare la ricostruzione, il polo specialistico – conclude Coldiretti Puglia - mette a disposizione la fornitura di piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.


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