Cronaca Politica Lecce 

Chiara Gemma: ''Atto vile e vergognoso la vandalizzazione della panchina dedicata a Norma Cossetto a Lecce''

L'eurodeputata (FdI): ''Non permetteremo che la memoria venga oltraggiata''.La condanna anche degli on. Congedo e Gabellone.

“La vandalizzazione della panchina dedicata a Norma Cossetto, in Via Indipendenza a Lecce, inaugurata domenica 23 febbraio, è un atto vile e vergognoso, sintomo di un odio ideologico che non si è ancora spento. Chi pensa di cancellare la memoria delle vittime delle foibe con gesti del genere dimostra solo il proprio disprezzo per la storia e per i valori della nostra Nazione”. Lo dichiara l’eurodeputata pugliese di Fratelli d’Italia, Chiara Gemma, che condanna fermamente l’episodio accaduto nel capoluogo salentino.  

“Norma Cossetto fu vittima di una delle pagine più buie della nostra storia, trucidata in modo barbaro dai partigiani titini solo perché italiana. Ogni gesto di ricordo e omaggio alla sua figura rappresenta un dovere morale e civile, che non può essere minato da chi, ancora oggi, si rifiuta di riconoscere la verità storica. Chiediamo che i responsabili vengano identificati e perseguiti con la massima severità, e che la panchina venga ripristinata immediatamente, come segnale chiaro contro ogni tentativo di negazionismo e vilipendio della memoria. Fratelli d’Italia continuerà a difendere la verità storica e a onorare il sacrificio degli italiani infoibati. Non arretreremo di un millimetro di fronte a chi semina odio e divisione”, conclude Chiara Gemma.

Inoltre, ferma condanna è stata espressa anche dai deputati Congedo e Gabellone di Fratelli d'Italia. ''La panchina tricolore dedicata a Norma Cossetto a Lecce è stata vandalizzata a pochi giorni dall’inaugurazione. Il segno evidente di un’incapacità, mai superata, di confrontarsi con la storia senza cadere nell’ossessione di rimuoverla. C’è chi, di fronte a una memoria che resiste, preferisce imbrattare invece di interrogarsi, cancellare invece di comprendere. Un riflesso che tradisce la fragilità di certe convinzioni, incapaci di reggere il confronto con i fatti. Ogni tentativo di sporcare la memoria si scontra con la verità, ormai irreversibile, che Norma Cossetto è un nome che nessuno può più fingere di non conoscere, e il sacrificio delle vittime delle foibe è parte di quella storia comune che non può essere rimossa né riscritta. A questo vandalismo è necessario rispondere con assoluta determinazione. Chiediamo che i responsabili siano individuati e che la panchina venga ripristinata immediatamente. La memoria non si sporca e non si cancella con una bomboletta. Chi crede di poterlo fare si illude". Ha dichiarato l'on. Antonio Maria Gabellone, componente della Commissione Politiche dell'Unione Europea.

''Quarantotto ore. È questo il tempo che è stato concesso prima di essere vandalizzata alla panchina dedicata a Norma Cossetto, una giovane italiana stuprata per giorni, gettata in foiba viva e lasciata morire dai partigiani comunisti di Tito. Mi rammarica molto essere stato un buon profeta nell'immaginarlo ma, assodato che sia un gesto politico e non lo scherzo di un bulletto, questo è il modus operandi di certa sinistra estrema: prima negare, poi revisionare, poi instillare nella mente di qualcuno che serve cancellare, perché la morte di Norma e di tutti gli infoibati fa ancora paura. Ma il più grande orrore italiano dal dopoguerra non si cancella con una bomboletta: la tragedia delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata vivrà finché ne daremo testimonianza e le nostre coscienze certamente non possono essere vandalizzate. Chiedo a tutte le forze politiche un atto di coraggio: condanniamo unanimemente questo atto vigliacco e vergognoso, uno schiaffo agli esuli del confine orientale e alla memoria delle vittime''. Così il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Lecce, on. Saverio Congedo.


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