Cronaca Politica Lecce 

Regionali, i big leccesi in cerca di postazioni

Ci sono delle new entry possibili tra i candidati leccesi alla Regione, in primis Cuggiò e Zappatore.

Mentre la data delle elezioni regionali si avvicina (probabilmente settembre 2025), le tensioni nelle segreterie di partito crescono. Nel centrosinistra nessun nodo è stato sciolto: l’alleanza pugliese tra Pd e Movimento 5 Stelle è in stand-by, ma non c’è altra scelta per i vertici pentastellati. In campo per la ricandidatura c’è sempre Cristian Casili.

Antonio Decaro, probabile candidato alla presidenza del centrosinistra, attende che la legge anti-sindaco venga archiviata per spingere dentro la competizione tanti suoi fedeli amministratori. Ma la maggioranza Emiliano ormai sembra poco coesa. La sinistra leccese potrebbe mettere in campo Silvia Miglietta, sempre che Decaro non chieda a Carlo Salvemini di metterci la faccia. Nel Pd sì consuma la sfida interna tra l’uscente Donato Metallo e la presidente del Consiglio Loredana Capone, con una novità: la discesa in campo di Sandra Zappatore, avvocata e dirigente di Arca Sud Salento.

Tra i centristi leccesi che saranno in partita c’è Luigi Mazzei, coordinatore provinciale di Puglia Popolare.

Nel centrodestra, invece, regna il dubbio. Chi candidare come presidente? I nomi in campo non convincono ancora: il sottosegretario Gemmato (FdI), i forzisti Caroppo e  Sisto, il leader di Puglia Popolare, Massimo Cassano, non sembrano creare particolari entusiasmi. Tra i candidati leccesi del centrodestra spunta per la Lega il presidente del Consiglio comunale e delegato all’ambito territoriale, Bernardo Monticelli Cuggiò. Ma dovrà fare i conti con l’uscente Gianni De Blasi. La candidatura di Pippi Mellone, sindaco di Nardò,  potrebbe essere realizzata nella lista del presidente.

Fratelli d’Italia schiererà sicuramente l'uscente Dino Basile e Paolo Pagliaro, che ha fatto confluire il suo movimento, con il quale aveva ottenuto un risultato straordinario 5 anni fa, nel partito di Giorgia Meloni. I big sono pronti e sono già in campagna elettorale.

G.G.


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