Cronaca Politica Lecce 

È ancora scontro sul Pug: l’accusa di speculazione

L’architetta Rita Miglietta parla di ideologia speculativa, per Scorrano difesa dei leccesi.

Lo scontro sul piano urbanistico generale continua (PUG). Centrodestra e centrosinistra hanno una visione opposta sull’edificazione di quelle che erano zone B (si prevedevano edifici residenziali) tra Lecce e San Cataldo, oltre i confini della tangenziale, che Carlo Salvemini aveva modificato (“perché non si è costruito per decenni e portare i servizi fin lì è troppo oneroso per il Comune”).

Per San Cataldo Salvemini pensava al parco costiero, l’amministrazione Poli Bortone al porto turistico. “La salvaguardia delle coste è prioritaria, però San Cataldo, come Frigole, necessitano di sviluppo e valorizzazione, da attuare con porti idonei, che diano alle marine leccesi quell’interesse e quella dignità che aspettano da tantissimi anni - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Gianpaolo Scorrano - I parchi costieri, che peraltro già esistono e che vanno valorizzati e tutelati, non dovranno confliggere con la visione di sviluppo delle marine che guarda alla ricettività, alla nautica, alla balneazione, allo sport e alla pesca, come fattori trainanti e indispensabili per un loro rilancio”.

Il componente della maggioranza ritiene che “il Pptr (Piano paesaggistico territoriale regionale) e il Pai (Piano per l’assetto idrogeologico) hanno effettuato un’analisi “di massima” del territorio, “rinviando poi alle amministrazioni comunali la verifica dell’attendibilità dei vincoli e producendo, di fatto, un enorme danno allo sviluppo immobiliare, dire che il Pug sarà meno vincolistico rappresenta solo la necessità/dovere di accertare la legittimità di tali previsioni”. “Ritenere, poi, che Lecce non sia una città di mare (come recentemente ribadito anche dall’architetto Mininanni) e, pertanto, non prevedere una “riammagliatura” della stessa con le sue marine è una delle principali criticità del Pug salveminiano, ma non certamente l’unica”, ha puntualizzato Scorrano.

“L’assessore Scorrano afferma che il Piano Paesaggistico Regionale e il Piano di Assetto Idrogeologico hanno prodotto un ‘enorme danno allo sviluppo immobiliare’ - attacca l’ex assessore della giunta Salvemini, Rita Miglietta- Qui siamo ben oltre il confronto politico di merito sul PUG, è evidente che in queste parole non si può non leggere una cieca ideologia speculativa, per la quale non esistono il Ministero dell’Ambiente, l’ISPRA, la Regione e la sua necessaria attività di governo e tutela del territorio; un insieme di istituzioni che certificano che il Salento e la Puglia hanno tra i più alti tassi di consumo di suolo nel Sud Italia e nel paese; per non parlare degli evidenti rischi idrogeomorfologici, allagamenti e dissesti che nella marine di Lecce sono sotto gli occhi tutti. Aree umide, cordoni dunari, spiagge e altri beni che non riescono ad assolvere alla loro funzione per il benessere delle comunità. Di grazia, dunque, quale sarebbe questo ‘enorme danno allo sviluppo immobiliare’? L’enorme danno è piuttosto provocato dal non voler assumere senso di responsabilità per evitare che la nostra terra e i nostri paesaggi si impoveriscano di più”.

SCORRANO: “LECCE È CITTÀ DI MARE E D’AMARE”
“Parlare di sviluppo immobiliare del territorio significa avere una visione precisa e concreta del futuro della città che non può e non deve prescindere dal suo mare - chiarisce l’architetto e assessore Gianpaolo Scorrano - Affermare che occorre eseguire una ‘rammagliatura’ del tessuto cittadino con le cinque marine, con i borghi isolati e con le case sparse, non vuol dire deturpare il paesaggio come qualcuno vorrebbe far intendere, semmai il contrario. Valorizzare il territorio, infrastrutturare le periferie e portare i servizi primari anche nelle aree più isolate sono le linee guida per la revisione del Pug. E questa visione non solo è condivisa dalla maggioranza che oggi governa la Città, ma anche dalla maggioranza dei leccesi che l’hanno votata con convinzione. Il sottoscritto non replicherà ulteriormente a chi fa esercizio di libera interpretazione delle parole altrui (come degli articoli di Legge) al fine di montare un’inutile polemica su un PUG che, in sette anni, non è stato in grado di portare a compimento proprio per quella mancanza di visione, oltre che di condivisione, che oggi sterilmente contesta. Ci saranno i luoghi idonei dove chi oggi critica qualcosa che ancora non c’è (e non per colpa dello scrivente) potrà esprimere in piena libertà la propria “filosofia”, confrontarsi sui temi e, magari, apportare utili suggerimenti, senza avventurarsi in commenti su considerazioni che sfuggono alla propria comprensione o, a voler pensare male, vengono strumentalmente travisate”.

G.G.


Potrebbeinteressarti