Forme di gestione associata delle funzioni di Polizia Locale

Si è svolto nel pomeriggio di ieri, 20 marzo, presso il Teatro Excelsior “Carmelo Bene” di Campi Salentina, un incontro volto a promuovere la conoscenza e a sensibilizzare le Amministrazioni locali sull’importanza del ricorso a forme di gestione associata delle funzioni di Polizia Locale, organizzato dalla Prefettura, d’intesa con la Provincia di Lecce ed il Comune di Campi Salentina e con l’autorevole partecipazione, in qualità di relatore, del Comandante del Corpo di Polizia Locale di Venezia, Dott. Marco Agostini, alla presenza dei Sindaci accompagnati dai Comandanti dei Corpi e dei Servizi di Polizia Locale dei Comuni della Provincia.

In apertura dei lavori, le Autorità intervenute hanno rivolto un sentito ringraziamento ai Comandi di Polizia Locale operanti in provincia, i quali, in collaborazione con le Forze dell’Ordine a competenza generale, costituiscono avanguardia di presidio del territorio salentino, connotato da peculiari profili di rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica oltre che da elevati indici di densità demografica, che crescono esponenzialmente nei periodi di maggiore richiamo turistico.

Durante l’incontro è emerso come il ricorso agli strumenti giuridici predisposti dal legislatore e finalizzati alla gestione associata dei servizi che rappresentano il core business delle numerose funzioni oggi attribuite agli Enti locali, possa assicurare una qualità ottimale dei servizi stessi, una gestione uniforme delle attività associate sull’intero territorio interessato e attuare una razionale gestione del personale e dei mezzi coinvolti, nonché un più efficiente impiego delle risorse finanziarie comunali.

Il Prefetto, nel ringraziare il Comandante del Corpo di Polizia Locale di Venezia per la sua disponibilità a portare la propria esperienza trentennale e la propria professionalità nel territorio salentino, ha evidenziato come il convegno rappresenti un importante momento di confronto che si propone l’obiettivo di mettere a fattor comune le esperienze positive maturate in altri contesti territoriali.

Con specifico riferimento al settore dei servizi di polizia locale, il Prefetto ha rammentato come l’art. 1 della Legge 65/1986 “Legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale” preveda la possibilità per i Comuni di gestire il suddetto servizio nelle forme associative previste dalla legge dello Stato e come la Legge Regionale n. 37/2011 “Ordinamento della polizia locale” della Regione Puglia promuova la gestione associata dei servizi di polizia locale per garantire uno svolgimento efficiente, efficace, omogeneo e coordinato delle relative funzioni su tutto il territorio regionale.

In proposito, la riunione ha rappresentato l’occasione per rinnovare l’invito ai partecipanti sull’opportunità di avvalersi dello strumento convenzionale di cui all’art. 30 del D. Lgs. 267/2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, che consente ai Comuni di stipulare tra loro apposite convenzioni al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, mediante la costituzione di uffici comuni. Il modello di convenzione, già trasmesso ai Sindaci dei Comuni della provincia con recente circolare, “rappresenta uno strumento agile che consente agli Enti locali di dar vita ad un servizio sovracomunale di polizia locale per aree omogenee, valorizzando il modello organizzativo delle Unioni dei Comuni, utile a mitigare le carenze di organico e a superare le difficoltà legate alla frammentazione dei piccoli Comuni in termini di razionalizzazione della spesa e di conseguimento di una maggiore efficienza dei servizi, con l’obiettivo di unire le forze e di rendere un efficace servizio a beneficio dei cittadini”, ha ribadito il Prefetto.

L’autorevole contributo di carattere tecnico del Comandante della Polizia Locale di Venezia, esperto in materia, ha preso le mosse da un’approfondita disamina delle nuove competenze funzionali attribuite ai Corpi di Polizia Locale che, accanto alle tradizionali attività connesse alla viabilità ed alla rilevazione della incidentistica stradale, sono oggi chiamati a svolgere in materia di tutela ambientale e di protezione civile oltre che nell’ambito della “sicurezza urbana” e della “sicurezza integrata”, quali concetti declinati dal “Decreto Minniti”, D.L. n. 13/2017.

In proposito, ha precisato come alla luce del principio di sussidiarietà introdotto con la Riforma del Titolo V, nelle grandi come nelle piccole realtà, appaiano radicalmente innovate tutte le competenze funzionali che costituiscono il core business delle Amministrazioni Locali e, in particolare, dei Sindaci, oltre che i profili operativi dei Corpi di Polizia Locale, oggi ordinariamente impegnati sul piano della sicurezza e del controllo del territorio, della prevenzione e del contrasto allo spaccio ed all’abuso di sostanze stupefacenti oltre che della lotta ai reati predatori, all’abusivismo commerciale ed al fenomeno della malamovida.

Il complesso delle nuove sfide impone, da un lato, che siano garantiti elevati e continuativi livelli di formazione del personale al fine di garantirne la professionalità specifica e trasversale, dall’altro, rende opportuno l’adozione di nuove forme organizzative compatibili con le rinnovate competenze delle Polizie Locali e delle più articolate istanze provenienti dalla società civile.

Conseguentemente, nell’evidenziare come i Comuni più grandi possano svolgere un ruolo di guida nell’ambito dei processi associativi in argomento, oltre che facilitare i rapporti con le Polizie Statali, ha proseguito il Comandante Agostini, “in particolar modo nelle piccole realtà, risultano di tutta evidenza i benefici del ricorso alle due forme associative contemplate dal quadro normativo vigente e rappresentate dalle Unioni dei Comuni e dalla Convenzione di cui all’art. 30 T.U.O.E.L.”.

Nello specifico, lo strumento convenzionale consentirebbe di mettere insieme le risorse e di organizzarle in maniera flessibile, mettendo a fattor comune taluni profili operativi, tra cui il supporto in occasione di grandi eventi e manifestazioni, la gestione amministrativa delle contravvenzioni, la programmazione di moduli formativi unitari per il personale e l’utilizzo condiviso di un’unica sala operativa per i Corpi e i Comuni convenzionati.

In conclusione dei lavori ed al termine del dibattito aperto con gli ospiti intervenuti, il Prefetto ha reso noto di come il territorio provinciale abbia già compreso i vantaggi sottesi ai modelli organizzativi oggetto dell’incontro, come testimonia la virtuosa esperienza di alcuni Comuni dell’Unione - Terra di Leuca, che hanno manifestato l’intendimento di ricorrere allo strumento convenzionale e di sei Comuni dell’Unione della Grecìa Salentina che, dal canto loro, hanno già predisposto la convenzione, che sarà presto operativa, costituendo esempi concreti che hanno aperto una breccia in favore del cambiamento e a cui si auspica faranno seguito ulteriori sottoscrizioni.

Si è condivisa, da ultimo, l’opportunità di realizzare un sistema sinergico solido che persegue il fine di attuare compiute progettualità di gestione associata dei servizi, con l’obiettivo strategico di unire le forze per gestire al meglio gli operatori di Polizia Locale e, così, affermare il rispetto della legalità, più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, garantendo un migliore governo del territorio.

di Adriana Greco